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Salvini in tv risponde a Fedez: "Litigare non serve. Disponibile a un confronto per parlare di diritti"

Ospite di Barbara d'Urso, Matteo Salvini replica per la prima volta in tv a Fedez dopo le polemiche del Concertone del Primo maggio

Salvini in tv risponde a Fedez: "Litigare non serve. Disponibile a un confronto per parlare di diritti"

Nel pieno della bufera politica per le parole di Fedez dal palco del Concertone del Primo Maggio, Matteo Salvini è intervenuto a Domenica Live. Ha rimarcato le sue posizioni e replicato a Fedez, non prima di aver condannato le frasi degli esponenti leghisti riportate da Fedez nel suo discorso: "Le frasi che ho sentito sono disgustose chi augura la morte va curato. Condanno chi si esprime in maniera così bestiale".

"Litigare non serve"

In collegamento con Barbara d'Urso, Matteo Salvini ha sottolineato che "ieri era la Festa delle lavoratrici e dei lavoratori, ci hanno portato invece su una polemica che non c'entra niente con il lavoro". Il leader della Lega, quindi, ha ribadito davanti alle telecamere di essere "disponibile a un confronto sereno in tv, fra me e Fedez, o chiunque voglia discutere di diritti". Matteo Salvini ha cercato di abbassare i toni parlando di confronto, così come ha fatto nei giorni precedenti lanciando sui social l'idea di un caffè con il cantante: "Litigare non serve. È un momento drammatico dove ci sono persone in ospedale e milioni di posti di lavoro a rischio. Penso di costruire, di proporre, sono a disposizione per confrontarmi con chiunque voglia parlare di diritti e di lavoro".

"Sì all'inasprimento delle pene, no alla teoria gender a scuola"

Entrando nel merito del ddl Zan, Matteo Salvini a Domenica Live ha contestato alcuni passaggi del disegno di legge: "Un articolo prevede il reato della istigazione alla discriminazione, quindi se dico che i bimbi devono avere un padre e una madre rischio la galera". Posto questo punto, però, incalzato dalla d'Urso, Salvini prosegue: "Per noi si deve dare vita a una legge che inasprisce le pene per chi attacca in base all'orientamento sessuale, votiamolo anche domattina, una legge di tre articoli". Il leader della Lega, però, ribadisce: "Evitiamo che la teoria gender finisca nelle scuole. I bambini non devono finire nella contesa politica".

"Artisti di serie A e di serie B"

Per quanto riguarda la polemica tra Fedez e la Rai, invece, Matteo Salvini ci ha tenuto a sottolineare come ci sia una carenza di libertà di espressione. Pio e Amedeo da giorni sono stati messi alla gogna per lo sketch provocatorio sul politicamente corretto, Fedez è salito agli onori: "Se la libertà esiste, esiste per tutti, non devono esserci artisti di serie A o di serie B. Non vedo perchè Fedez possa esprimersi e invece vadano censurati Pio e Amedeo che hanno fatto ridere milioni di italiani su Canale 5". In più, il leader della Lega ha messo in evidenza le contraddizioni di questa polemica: "Rai3 è notoriamente schierata a sinistra, le nomine in Rai non le ho fatte io, Letta e Conte sono di sinistra. Fedez ha pubblicato una telefonata con una dirigente Rai, che era la portavoce di Veltroni, che era segretario del Pd. I vertici attuali non li ho messi io lì. Si mettessero d'accordo loro".

"Ai grillini dico: vergogna"

In chiusura di intervista, Barbara d'Urso ha chiesto un commento a Matteo Salvini sul caso del video di Beppe Grillo: "Non al Grillo padre ma al Grillo politico e a tutti i grillini dico vergogna.

Grillo può difendere suo figlio, ma è disgustoso dire che una vittima non può denunciare una violenza otto giorni dopo, un insulto non solo a quella ragazza ma a tutte le donne".

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