Elezioni Regionali 2020

Per Salvini vittoria a metà: "Da domani lavorerò di più"

La soddisfazione per il risultato in Calabria. Le prime reazioni nella sede di Fdi: «Facciamo paura ovunque»

Per Salvini vittoria a metà: "Da domani lavorerò di più"

I n Calabria il Centrodestra, con quasi venti punti di scarto tra la candidata Jole Santelli e l'avversario Pippo Callipo, festeggia la presa della Regione dopo un lungo governo di sinistra. Più amaro il risultato dell'Emilia-Romagna, dove in base alle proiezioni Stefano Bonaccini è in testa con poco più di tre punti percentuali (con il 48,6 per cento) rispetto alla leghista Lucia Borgonzoni, che lo segue con un 45,5 per cento. Il leader del partito del Carroccio, Matteo Salvini, ha parlato commentando i primi risultati, quando ancora erano state scrutinate meno del dieci per cento delle sezioni elettorali.

«Voglio dire grazie alle milioni di persone - ha detto - che hanno votato perché chi sceglie si prende una responsabilità, chiunque scelga. Avendoci messo sangue, fatica, son contento e mi prendo un pezzettino di merito di aver coinvolto tantissime persone. In Calabria per la prima volta nella storia di una elezione regionale al Sud entriamo con forza in Consiglio regionale e vedremo di unire il Paese». Per l'Emilia-Romagna Salvini si è espresso comunque senza allarmismi: «È stata una cavalcata eccezionale e stancante - ha spiegato - come poche volte. Avere una partita aperta per me è un'emozione, visto che dopo settant'anni che in Emilia Romagna ci sia stata una partita è già un successo». La stanchezza del Capitano si è letta sul volto: «Ma sono orgoglioso di tutto quello che la squadra ha fatto - ha concluso -. Già da domani saremo al lavoro in Calabria per dare una squadra. E ringrazio Lucia è Jole per il lavoro fatto. Un dato però salta all'occhio: il Movimento 5 stelle sostanzialmente scompare. È evidente che qualcosa domani a Roma cambierà».

La lunga notte elettorale ha segnato un dato fondamentale: in Italia si è tornati al destra-sinistra. Un bipolarismo che forse in molti si aspettavano, ma che non era così scontato. È questo ciò che trapela dalle sedi di Fratelli d'Italia e della Lega, dove l'attesa per i risultati delle consultazioni elettorali è stata vissuta con apprensione. «Il potere consacrato della sinistra in Emilia-Romagna - si dice dalla sede di Fratelli d'Italia in via della Scrofa -, dove i dem governano da sempre, è difficile da scardinare, ma la campagna elettorale ha segnato comunque un traguardo importante: la forbice è molto stretta tra le due coalizioni. E anche nella regione più rossa d'Italia il centrodestra inizia a far paura. Queste elezioni hanno dimostrato che l'Italia ormai è pronta per una svolta importante». E al momento in cui la Santelli ha annunciato, afona, la sua vittoria, è partito un lungo applauso. Molto ha giocato il voto disgiunto, visto che diversi elettori che hanno votato altri partiti pare abbiano accolto l'appello di votare comunque per Bonaccini presidente. Il fatto più evidente è il tracollo dei grillini, che a Lega e Fratelli d'Italia fa capire che il governo ormai è nelle mani del Partito democratico, che in entrambe le regioni, nonostante il risultato, sarebbe comunque il primo partito.

La campagna elettorale capillare condotta da Matteo Salvini e dagli alleati ha comunque pagato in entrambe le regioni, anche se la speranza, per i partiti del centrodestra, era quella di riuscire a prendere anche l'Emilia-Romagna.

Giorgia Meloni in via della Scrofa si farà vedere solo a notte inoltrata e anche il leader della Lega farà le sue dichiarazioni finali solo a risultati consacrati.

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