L'abbraccio della nonna lo ha salvato dal groviglio di lamiere, il bambino si era addormentato tra le sue braccia e la donna gli ha fatto scudo con il corpo, strappandolo a un destino atroce. Alla fine lui ce l'ha fatta, lei no. Samuele è ricoverato all'ospedale di Andria: ieri ha compiuto 7 anni, sta bene, le sue condizioni non destano preoccupazioni anche se la prognosi resta riservata. «Ma più per prassi che per altri motivi», precisa il direttore del dipartimento Salute della Regione, Giovanni Gorgoni. «Il bambino ha solo un po' di febbre legata a infezioni da corpi estranei come lo schegge, ma nessuna frattura». Samuele non sa che la nonna Donata Pepe è morta, aveva 60 anni, lo stava accompagnando a Barletta dove il bimbo si sarebbe riunito ai genitori, originari di Terlizzi: poi, dopo una vacanza in Puglia, sarebbero tornati tutti a Milano dove la famiglia vive da tempo. Dopo lo scontro i vigili del fuoco sono riusciti ad aprirsi un varco tra le lamiere e hanno raccolto il lamento del bimbo: lo hanno confortato mostrandogli i cartoni animati su uno smartphone mentre lo liberavano.
Adesso la madre tenta di proteggerlo da tutto: anche dai fotogrammi della tragedia che potrebbero affiorare dopo l'orrore che si è consumato tra gli ulivi di Puglia. I medici non lo mollano un attimo. «È tenuto sotto stretta osservazione anche dal punto di vista psichiatrico» dice Gorgoni.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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