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CasaPound si fa beffe delle sardine: "Mica ci avete creduto?"

Il leader, Simone Di Stefano, fa ironia sul movimento delle sardine e si fotografa a piazza Venezia con in mano un cartoccio di pesciolini fritti

CasaPound si fa beffe delle sardine: "Mica ci avete creduto?"

“Sarebbe stato qualcosa contro natura”, fanno sapere gli affezionati al novello movimento delle sardine. E così è, in effetti. Casapound non sarà questo pomeriggio a Piazza San Giovanni, a Roma, insieme alle migliaia di anime belle che scenderanno in strada per colorare questo sabato prenatalizio. “Anche io oggi in piazza (Venezia) con le #Sardine (fritte)”. Simone Di Stefano, leader di CasaPound, ci scherza su.

Parla del raduno e su Twitter posta una foto che lo ritrae con in mano un cartoccio di pesciolini fritti in piazza Venezia. “Mica ci avrete creduto? Quello delle sardine è un vuoto pneumatico che non può essere riempito con nessuna buona idea. Pappagalli del Bella Ciao, state bene così!”, scrive l’esponente del partito neofascista che nei giorni scorsi aveva messo a subbuglio il mondo delle sardine, annunciando la partecipazione senza bandiere del movimento della Tartaruga frecciata alla manifestazione.

La risposta a Di Stefano non si fa attendere ed è il portavoce delle sardine a parlare. “Non abbiamo mai creduto a una partecipazione di Casapound, volevano solo rubarci consenso”, dice Mattia Santori ai giornalisti, poche ore prima dallo show. Poi aggiunge: “Era solamente una ricerca di visibilità”. L’apertura al movimento di estrema destra era arrivata qualche giorno fa, nel corso di un’intervista rilasciata dal leader romano della piazza libera, Stephen Ogongo.

Una dichiarazione che aveva innescato subito sconcerto e polemiche e che veniva sconfessata poco dopo dal resto della truppa. Oggi, come detto, arriva il no ufficiale della Testuggine. Il “Sardine Day” di piazza San Giovanni si apre con mille incertezze, partendo dal maltempo, per arrivare all’incognita partecipazione. L’obiettivo è 100mila persone in strada. “Sappiamo che tanti verranno, anche da altre città, ma questo è un movimento spontaneo. Non lo sapremo fino all’ultimo, fino a quando non ci conteremo in piazza”, spiega Ogongo all’Adnkronos. È una festa - continua Ogongo - e a una festa si balla e si canta. E ognuno può intonare la canzone che vuole”.

Poi sempre dai microfoni dell’Adn gli viene chiesto se si sente pentito di quella frase sulla manifestazione aperta a tutti, anche a Casapound. “Verranno?” “Non credo che verranno. Non credo che un fascista vada a una manifestazione antifascista dove si canta Bella Ciao... E comunque da parte mia non c’è stato nessuno invito, piuttosto una sfida a riconoscere i valori della nostra manifestazione”.

Intanto la piazza si colora con i cartelli dei manifestanti che stanno affluendo da tutta l'Italia. Hanno già dato la loro adesione Erri De Luca, Giobbe Covatta, i preti di strada, non la sindaca Virginia Raggi. Tanti gli endorsement, ultimo ieri quello dell’icona della musica Patti Smith. Sul palco la presidente dell’Anpi, Carla Nespolo, il medico di Lampedusa ed eurodeputato Pietro Bartolo, Dacia Maraini in un videomessaggio. Un popolo, insomma, va in strada. Un popolo diverso da quello che voterebbe Casapound alle prossime elezioni. Del resto, almeno in piazza, di questi tempi, si va secondo natura: rispettando il corso della corrente.

Proprio come fanno le sardine.

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