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Migranti, Santori ora attacca: "Dobbiamo educare gli italiani"

La Sardina va in pressing sullo Ius soli e adesso vuole anche "educarci". I "pesciolini" adesso diventano "maestrini"

Migranti, Santori ora attacca: "Dobbiamo educare gli italiani"

Minneapolis chiama Roma. E Roma risponde. Non bastavano le scempiaggini pentastellate che da mesi (o anni) dominano il vuoto della politica. Ora anche le sardine ci vogliono educare. Si sono dati appuntamento a Roma, in piazza del Popolo, per manifestare contro il razzismo e in memoria di George Floyd, l’afroamericano ucciso qualche settimana fa negli Usa. E sembrano proprio aver individuato in lui la nuova icona del momento. Poco dopo aver superato la sbornia per la piccola Greta Thunberg. Avevano bisogno di un altro motivo per manifestare. O meglio, trovare l’ultimo chiodo disponibile a cui appendere il loro encefalogramma (purtroppo) piatto.

"Manifestazione iniziata con circa 3mila persone in piazza, con il massimo della sicurezza e delle norme per il distanziamento sociale e precauzioni sanitarie", scrive in un comunicato il movimento. Nella capitale sfilano, in queste ore, per confermare la loro vicinanza all’onda di protesta che la morte di Floyd ha generato in tutto il mondo. La sardina Jasmine Cristallo, 39 anni, coordinatrice calabrese del movimento, esordisce dicendo che siamo uno dei Paesi più ignoranti d’Europa. Frase, che detta delle sardine, fa quanto meno sorridere.

"Noi saremmo per lo ius soli puro, ma siamo convinti che prima serva un’opera di sensibilizzazione, di educazione", dice all’AdnKronos, Mattia Santori, leader delle sardine, dopo la manifestazione. Durante la protesta pacifica si è levata la richiesta di approvare la legge per la cittadinanza ai figli dei migranti nati in Italia.

Santori spiega di essere favorevole a una cittadinanza concessa a chi nasce nel nostro territorio, sul modello americano, ma ammette che "quando i diritti umani vengono calpestati per meri fini propagandistici, è difficile affrontare certi temi". Quindi prima di parlare di ius soli, bisogna bonificare la narrazione farlocca e strumentale portata avanti da certi personaggi della politica e bisogna finalmente avere il coraggio di fare i conti con la storia. Insomma ci vuole una rivoluzione culturale. O, addirittua, una "rieducazione di massa". "Questo è l’unico modo che abbiamo per dare dignità ad un argomento così importante e per sottrarlo al rischio di strumentalizzazione", conclude Santori.

Nella capitale, migliaia di giovani e meno giovani si sono radunate nella centrale piazza, rispondendo ai vari appelli sui social network delle sardine, che insieme ai Giovani europeisti Verdi, a Fridaysforfuture-Roma, a Nibi (Neri italiani-Black italians), a Extinction Rebellion Rome International, ad American Expats for Positive Change e a Women's March Rome hanno organizzato i vari cortei.

Un deciso "no" arriva da Forza Italia. Mariastella Gelmini, capogruppo azzurra alla Camera dei deputati scrive su Twitter: "Un no deciso e convinto al razzismo. Ma sostenere, come ha fatto qualcuno oggi a Piazza del Popolo, che lo ius soli sia una priorità per il nostro Paese è come vivere fuori dal mondo.

Le emergenze sono altre: aiuti e risorse alle imprese, ai lavoratori, alle famiglie".

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