Politica

Le Sardine si insultano su Benetton

Pioggia di critiche (anche dall'interno del movimento) per la foto dei 4 fondatori

Le Sardine si insultano su Benetton

Come si dice in questi casi: è tutta colpa del fotografo. E dunque, Tommaso Longobardi si chiede se l'Oliviero Toscani della fotografia sia lo stesso Toscani «che definì Giorgia Meloni ritardata, brutta e volgare? Scendono in piazza contro il linguaggio d'odio. Molto credibile, direi». E per l'utente Teresateresa, su Twitter, l'amarezza è tanta: «Sardine, che scivolone: in visita da Benetton. Vergogna! Schifosi malaffaristi». La fotografia inquinante è quella scattata (e postata) da Mattia Santori & associati in git-studio a Treviso da Oliviero Toscani e Luciano Benetton. «Uno scambio e un confronto molto stimolante» lo ha definito il leader delle Sardine, ma di certo uno scatto poco intelligente. Coperte da sputi, critiche, bastonate e su qualsiasi piattaforma, per la prima volta le Sardine si sono spaccate anche al loro interno, nel gruppo ufficiale di Facebook 6000 sardine.

Che fare? Daspo per tutti? Perfino il pesce veneto, Giampietro De Conto, avvisa i capi sardina: «Fioi, dovete sapere che tal Oliviero Toscani qua in Veneto no poemo vederlo». E si sa che non tutti sono cortesi come i veneti. Per Giò Lario, Santori, è già «il baccalà al servizio dei Benetton. 43 morti chiedono giustizia e questo va a baciare il culo a degli assassini. #merdesardine». È vero che, sul gruppo ufficiale, i contenuti sono mediati (e quindi in buona parte censurati), ma dato che, come ripetono da sempre, nessuno «può recintare il mare», è stato impossibile limitare lo sfogo.

Per il pesce militante, Domenico Calbi, «vi aspettiamo a Genova. Potevate andare in altri mille posti. Adesso invece è un po' più chiaro dove potete andare». Sardina, ex vaffa? Per Davide Pigozzi, il dilemma è amletico: «O siete stupidi o siete ingenui ma, nell'uno o nell'altro caso, non venite a rivendicare la legittimità di un gesto così idiota». Più diretto è Giuseppe Scamarcio: «La prossima visita fatela ai parenti delle vittime del Ponte Morandi. Vi aspettiamo a Genova». Non c'è dubbio. Si è arrabbiato. Anche tra le Sardine, come accadeva nel M5s, c'è chi parla di complotto ordito nientemeno che dai Benetton per opporsi alla revoca delle concessioni autostradali. Vabbè, qui siamo alla sardina che in futuro negherà l'11 settembre. Se le Sardine sono di sinistra, e lo sono, per Carmen Reitano: «I Benetton, di certo, non trasudano proletariato». È pronta per Leu. Costanza Galli chiede addirittura «un'intervista o una conferenza stampa per fare chiarezza». Chi ha stracciato l'etichetta sulla scatola è Nicola Fiorito: «Vi siete fatti la foto con Benetton e con il fotografo. Non mi fido più di voi». E per tutta la giornata sono proliferati meme, alcuni davvero simpatici come quello di Camilla T («Sono andati a farsi cucire i gilet per la rivoluzione») altri un po' rozzi, come quello di Mario Improta («United Cojons of Benetton»), altri che rimproveravano le Sardine di non aver chiesto a Benetton «della lotta dei Mapuche contro di loro» (era sicuramente una sardina alla Di Battista).

La saggezza, si sa, sta però nella brevità.

Quella di Marco Brambilla: «In sintesi, avete fatto una grande cazzata».

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