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"Sarebbe un bel segnale evitare emendamenti e rassicurare i mercati"

Il capogruppo Fdi: "La legge di Bilancio taglia le tasse dei lavoratori, aiuta le famiglie e finanzia la sanità come mai prima. Giusto che sia blindata"

"Sarebbe un bel segnale evitare emendamenti e rassicurare i mercati"

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«Sarebbe un bel segnale evitare emendamenti e arrivare prima possibile all'approvazione per rassicurare mercati e investitori». Tommaso Foti guida il gruppo parlamentare più importante della Camera, quello di Fratelli d'Italia, e si appresta a ricevere il testo della manovra.

Presidente Foti, qual è il suo giudizio sulla Legge di Bilancio?

«Altamente positivo anche perché è stata scritta in un momento in cui ci sono due guerre in corso e ci sono stati dieci aumenti del tasso di interesse con una maggiorazione dei di costi pari a 13 miliardi sul bilancio dello Stato. Abbiamo poi una situazione di inflazione che seppure dimezzata rispetto a quella ereditata deve essere ancora ridotta. Infine ereditiamo 20 miliardi per 4 anni, quindi 80 miliardi, del solo costo del Superbonus e i primi 20 li paghiamo quest'anno. Insomma i costi imprevisti cubano da soli 33 miliardi, più della manovra stessa. Se li avessimo avremmo fatto ben di più».

Quali sono i punti di forza?

«In primo luogo questa legge conferma il più grande taglio delle tasse ai lavoratori degli ultimi decenni. Inoltre con l'avvio del primo modulo della riforma fiscale l'aliquota si riduce al 23% per i redditi fino a 28mila euro, quindi altri soldi entrano nelle tasche delle famiglie. Prevede poi il rinnovo dei contratti del settore pubblico con uno stanziamento di 5 miliardi. Per la sanità c'è lo stanziamento più alto di sempre, 136 miliardi. Ci sono poi i bonus per le famiglie con figli e solidi incentivi alle imprese per le assunzioni. Cosa manca a questa manovra? I bonus inutili come quelli sui monopattini o i provvedimenti clientelari come il reddito di cittadinanza, ma ne facciamo volentieri a meno. A tacere dei banchi a rotelle».

L'accordo per limitare gli emendamenti terrà in Parlamento? Quanto sarà blindata la manovra?

«Penso che debba rimanere blindata salvo che il governo - audito il dibattito parlamentare - non intenda migliorarne i contenuti mantenendo invariati i saldi. Dico questo perché ritengo che questa sia una Legge di Bilancio equilibrata e responsabile che da una parte taglia le tasse, dall'altra elimina gli sperperi e investe nella crescita».

Forza Italia chiede di non toccare le tasse sulla casa e punta il dito sull'aumento della cedolare secca sugli affitti brevi. È possibile una mediazione?

«I miglioramenti sono sempre possibili, ma non si può dire perché non è vero e sarebbe delittuoso, che sia in corso una aggressione fiscale alla casa anche perché voglio ricordare che fu l'opposizione strenua di Fdi a far saltare nella Delega Fiscale del governo Draghi quella revisione degli estimi catastali che sarebbe stata quella sì, vessatoria. Sulla cedolare secca voglio essere chiaro: per quanto riguarda le locazioni degli immobili a uso abitativo le due aliquote del 10 e del 21% rimangono uguali a quelle decise dai governi di centrodestra. Unica leggera modifica riguarderà gli affitti brevi, inferiori ai 30 giorni, e solo a partire dal secondo immobile locato».

Le opposizioni, intanto, continuano a incalzarvi sul Pnrr.

«A Conte e alla Schlein consiglio di leggere le riflessioni di Boeri e Perotti, laddove si dice chiaramente che sui 120 milioni presi a prestito dello Stato qualche riflessione andrebbe fatta, senza indulgere alle logomachie che sovente guidano la loro azione politica».

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