"Saviano cantastorie" e lui replica a CasaPound: "Aspiranti fascistelli"

Nuovo screzio tra lo scrittore e il movimento politico

"Saviano cantastorie" e lui replica a CasaPound: "Aspiranti fascistelli"

Botta e risposta, l’ennesimo, tra Roberto Saviano e CasaPound.

Lo scrittore ha denunciato sui suoi profili social la nuova presa di posizione del partito politico di estrema destra nei suoi confronti. Si tratta di uno striscione esposto a Latina che recita "Saviano cantastorie" e che è stato affisso lungo la recinzione di una carreggiata.

L’autore di Gomorra non l’ha presa bene e ha risposto piccato ai rivali politici, postando sia il bandone scritto e firmato da CasaPound sia la sua replica all’affondo subito.

La risposta di Saviano

Ecco cosa scrive Saviano su Facebook: "Ecco la scritta che gli aspiranti fascistelli di Casapound hanno esposto dopo il mio incontro a Latina con Aboubakar Soumahoro. Pensate di insultare definendomi cantastorie? Io sono fieramente cantastorie. Mi sono sempre riconosciuto nei bardi e nei menestrelli, nei cantori nomadi e di piazza. Rivendico d’essere cantastorie. Come diceva Ernst Jünger, che citate a sproposito e non leggete (come Pound, del resto), ‘gli uomini hanno, come gli alberi, il loro lato esposto al vento e, come le montagne, la loro parete a Sud’".

"Al vento

esponete bandiere e proclami, ma dietro la vostra parete siete solo una ridicola organizzazione promiscua con la criminalità organizzata nella peggiore tradizione fasciocriminale" chiosa lo scrittore.

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