Sbarchi, Alfano dà i numeri: «Mare nostrum aiuta la Ue»

Il ministro dell'Interno a Lampedusa loda gli sforzi dell'operazione. La Lorenzin: «Per ebola controllate 33mila persone». Ma ne sono arrivate 100mila

C entomila arrivi via mare. Il 18 ottobre Mare Nostrum festeggerà il compleanno con numeri impareggiabili. Li ha sciorinati il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, in visita ieri a Lampedusa per un saluto alle forze dello Stato impegnate nell'emergenza immigrazione. Sono 53.243 gli immigrati accolti nelle strutture temporanee, nei centri governativi e nella rete Sprar.

È la Sicilia a sobbarcarsi il peso maggiore con il 28% di presenze, seguita da Lazio (13%), Puglia (11%), Calabria (8%) e Lombardia (7%). Ma dall'inizio dell'anno si contano 100mila arrivi, l'81% in Sicilia. Sono, invece, 33mila gli immigrati controllati da personale sanitario sulle navi dal 21 giugno a oggi. E gli altri? I controlli, per carità, ci sono sempre stati ma non come dopo l'attivazione da parte del ministero della Salute del protocollo tuttora vigente che prevede la presenza di medici sulle navi militari. «A bordo c'è un pronto soccorso con sala operatoria - dice il ministro Beatrice Lorenzin -. Abbiamo attivato da aprile le procedure necessarie in porti e aeroporti per esaminare casi potenzialmente a rischio. Per gli aerei che arrivano da Paesi a rischio c'è un check a bordo. Un caso in Turchia è poi risultato nulla di grave. A terra c'è controllo per individuare persone con sintomi. Facciamo controlli non solo per ebola ma anche per tubercolosi e malattie infettive». Già, da aprile.

I primi a temere contagi sono le forze dell'ordine. Il 90% dei poliziotti che giorni fa dovevano essere in servizio per uno sbarco in Sicilia si è dato malato. La Lorenzin esclude rischi di diffusione di ebola legati a flussi migratori. «Su ebola c'è un'allerta per possibili rischi per i cittadini - ha detto -. Occorre attuare tutte le misure per evitare rischi di contaminazione. Il problema vero è in Africa. Il virus sta camminando perché mancano lì le normali misure di contenimento e quarantena».

Intanto l'ondata migratoria come uno tsunami inarrestabile flagella la Penisola. E l'Italia continua a «traghettare» immigrati, non decidendosi, magari, ad attivare una tratta con ticket, risparmiando in uomini, risorse e tutelando i disperati con viaggi sicuri, lasciando a terra i delinquenti e a bocca asciutta le organizzazioni criminali. Dal 1° maggio 2013 a oggi sono stati arrestati 539 scafisti, per lo più tunisini ed egiziani. «È un grande risultato che dimostra l'efficacia del contrasto ai mercanti di morte - dice Alfano -. Grazie alle forze in campo per salvare vite, difendere le frontiere e dare una mano all'Europa. Non molliamo l'idea che sia l'Europa a dover difendere la frontiera del Mediterraneo». Su Twitter , poi, fa presente che «non ci potrà essere un secondo anniversario di Mare Nostrum».

Delle 35.424 domande di asilo esaminate dal 1° agosto 2013 al 31 luglio 24.435 hanno avuto esito positivo. Il resto, se controllato alla partenza, avrebbe risparmiato all'Italia le spese del rimpatrio. Per velocizzare sono state raddoppiate le commissioni. I permessi di soggiorno rilasciati: 227.548 per lavoro autonomo, 1.497.975 per lavoro subordinato e 1.149.352 per ricongiungimenti. Gli stranieri regolari sono 3.931.162.

Ai 100mila arrivati se ne aggiungono 432 salvati dalla Guardia costiera in due operazioni tra mercoledì e ieri al largo di Libia e Malta. La fregata Fasan della Marina ha trasbordato 727 immigrati soccorsi nel Canale di Sicilia dalla Leonard Tide. A Brindisi è approdata la Scirocco con 750 persone, tra cui una donna prossima al parto e tre uomini in precarie condizioni.

La Chimera ha trasbordato 277 persone soccorse dalla Fasan e ne ha salvate 219. Sul gommone con 113 immigrati recuperato dalla Borsini c'era un morto e un passeggero in precarie condizioni, trasportato in elicottero a Lampedusa.

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