Scandalo ad Agrigento: assunzioni pilotate indagato il padre di Alfano

Nel mirino 73 persone, coinvolto anche il prefetto, l'ex governatore Lombardo e alcuni parlamentari

Fabrizio Boschi

Non proprio un bel periodo per Angelino Alfano. Suo padre è indagato dalla procura di Agrigento. Angelo Alfano, infatti, è tra i 73 avvisi di proroga delle indagini notificati dall'ufficio giudiziario siciliano. Si tratta di una maxi inchiesta che ipotizza un'associazione a delinquere legata ad assunzioni a Girgenti Acque, società che gestisce il servizio idrico e fognario in molti comuni della provincia della città dei Templi. Agli indagati vengono contestati a vario titolo l'associazione per delinquere, truffa, corruzione, riciclaggio e inquinamento ambientale.

La proroga è stata firmata dal procuratore capo di Agrigento, Luigi Patronaggio, e dai sostituti Salvatore Vella, Alessandra Russo e Paola Vetro. Ieri pomeriggio carabinieri e guardia di finanza sono andati in prefettura dove hanno effettuato perquisizioni e notificato l'atto al prefetto, Nicola Diomede, anche lui tra gli indagati. Tutto ruota attorno alle modalità di gestione della società Girgenti Acque; le indagini sono volte ad accertare le modalità di assunzioni nell'azienda, con gli inquirenti che ipotizzano scambi di favori e voti in cambio dell'ingresso in società di parenti od amici.

L'indagine riguarda anche l'Hidrotecne, società di distribuzione acqua controllata da Girgenti Acque. Sono indagati anche Marco Campione, presidente di Girgenti Acque e Pietro Arnone, amministratore di Hidrotecne.

Insomma l'affare si ingrossa. Tra gli indagati spuntano nomi eccellenti di deputati, sindaci, amministratori. Del prefetto e dei direttori di Inps e Agenzie delle entrate. E anche il papà del ministro degli Esteri. Un vero e proprio terremoto giudiziario si è abbattuto sull'agrigentino. Nel mirino degli inquirenti in particolare alcuni episodi di corruzione legati alle assunzioni nella società che gestisce il sistema idrico in molti comuni. Il provvedimento che avvisa della proroga delle indagini preliminari, non sarebbe ancora stato notificato a tutti gli indagati. Tra gli indagati oltre ad Alfano senior, il prefetto di Agrigento Nicola Diomede, l'ex governatore Raffaele Lombardo e il fratello Angelo, l'ex presidente della Provincia di Agrigento Eugenio D'Orsi, l'ex presidente del Cga Raffaele De Lipsis. E ancora, i deputati e gli ex deputati nazionali e regionali Riccardo Gallo Afllitto, Angelo Capodicasa, Giovanni Panepinto ed Enzo Fontana.

I presidente di «Girgenti Acque» Campione, in questi giorni era tra i più quotati per far parte delle liste di Forza Italia alle elezioni politiche; tra gli indagati anche Pasquale Leto, ex direttore dell'Agenzia delle Entrate di Agrigento, l'ex direttore dell'Inps Gerlando Piro, il presidente dell'Antitrust Giovanni Pitruzzella.

Oltre ai nomi citati, nell'inchiesta sarebbero coinvolti

numerosi altri tra politici locali, imprenditori, professionisti e giornalisti. L'indagine sembra destinata ad avere importanti effetti di natura politica sia nel territorio oggetto dell'inchiesta, che nel resto dell'isola.

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