Scatta l'allerta massima sugli obiettivi sensibili. Espulsioni a quota 200

Piantedosi riunisce il comitato antiterrorismo: rafforzata la sicurezza delle basi americane

Scatta l'allerta massima sugli obiettivi sensibili. Espulsioni a quota 200
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Una stretta alla vigilanza sui tanti obiettivi (sono 29.377, 318 sotto costante protezione) considerati sensibili in Italia, con un occhio di riguardo a quelli a stelle e strisce. L'eco delle bombe Usa sull'Iran arriva in Italia, e i venti di guerra del Medio Oriente soffiano fino a Roma. Dove, ieri mattina, per fare il punto sulle possibili ricadute della crisi sulla sicurezza nazionale, si è riunito il Casa, Comitato di Analisi strategica antiterrorismo, per definire spiegano dal Viminale le nuove direttrici operative per far fronte ai potenziali impatti sulla sicurezza nazionale derivanti dalla crisi in Medio Oriente e dal deterioramento del quadro geopolitico internazionale".

L'incontro del Casa ha preceduto, alle 16, il Comitato nazionale per l'ordine e la sicurezza pubblica, convocato dal ministro dell'Interno Matteo Piantedosi. Alla riunione, oltre al titolare del Viminale, i vertici delle forze dell'Ordine, delle tre agenzie di intelligence Dis, Aisi e Aise, dell'Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale e del Cnaipic della Polizia Postale (Centro nazionale anticrimine Informatico per la protezione delle Infrastrutture critiche). E su input di Piantedosi il Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica ha deciso, appunto, di potenziare le attività di prevenzione e analisi dei rischi per la sicurezza interna, con particolare attenzione alle misure di contrasto al terrorismo. Misure, per la verità, già elevate negli ultimi anni.

Tra l'ottobre del 2022 e il 15 giugno scorso, infatti, sono stati adottati 198 provvedimenti di espulsione e allontanamento di soggetti radicalizzati, estremisti o persone sospettate di attività terroristiche (19 solo nell'anno in corso), tutti individuati grazie all'attività di controllo e monitoraggio delle forze dell'ordine e dei nostri 007, e 25 di questi provvedimenti, più del 12 per cento, sono stati emessi direttamente dal ministro dell'Interno.

Dei 29mila siti già sotto sorveglianza, sono circa un migliaio quelli legati a interessi israeliani o statunitensi, considerati i più esposti a potenziali attentati o azioni dimostrative. In particolare, dopo i bombardamenti americani dell'altra notte sui tre siti nucleari iraniani, è allerta massima nelle basi americane ospitate sul suolo italiano: da Aviano a Vicenza, da Camp Darby a Napoli fino a Sigonella, sono stati rafforzati i dispositivi messi in campo per garantire la sicurezza dei circa 12mila militari Usa presenti nel nostro Paese. Ma resta alta anche l'attenzione sul Vaticano, specie ora che il pontefice è statunitense e con il Giubileo in corso, su hotel e attrazioni turistiche, porti, aeroporti e stazioni ferroviarie, considerato anche che con l'estate arriveranno molti visitatori dagli Stati Uniti.

Inoltre, "per garantire la sicurezza del personale nelle nostre missioni e operazioni", d'intesa con il ministro della Difesa Guido Crosetto, sono già stati riposizionati i militari italiani impegnati nei teatri operativi all'estero che si trovavano "in aree particolarmente sensibili o in prossimità di possibili obiettivi Usa", come ha spiegato all'Ansa il capo di Stato maggiore della Difesa, il generale Luciano Portolano. Che comunque assicura come i nostri soldati "non sono coinvolti e, per quanto noto, non costituiscono un obiettivo dell'azione iraniana".

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