I l corteo «No G7» era partito sotto i migliori auspici, nonostante le tensioni che già dalla mattinata di ieri, a Giardini Naxos, si erano fatte sentire. Invece un gruppetto di manifestanti non si è fermato in piazza del Municipio, dove era prevista la fine dell'evento e la polizia, schierata in tenuta antisommossa, ha caricato, lanciando lacrimogeni. Uno scontro definito «di piccola entità», ma che ha comunque costretto diverse persone a ricorrere all'acqua di mare per lavarsi gli occhi.
Negozi, ristoranti, bar e stabilimenti balneari sono stati chiusi con catenacci e le saracinesche sono state abbassate. C'è anche chi ha fatto sigillare le vetrine della propria attività commerciale. Si attendevano i «no global», invece il corteo «No G7» si è svolto in un clima pacifico, nonostante ieri mattina, a Villa San Giovanni, in Calabria, una cinquantina di attivisti siano stati bloccati da Polizia e Guardia di finanza e identificati.
Le perquisizioni non hanno rilevato il possesso di materiali atti a offendere, ma una decina di manifestanti non sono comunque stati fatti ripartire e hanno ricevuto il foglio di via, in quanto alcuni di loro avevano già denunce in sospeso per comportamenti violenti tenuti nel corso di altri cortei. Nell'area ritenuta più critica le forze dell'ordine hanno recuperato diverse pietre, nascoste in canali, probabilmente posizionate per essere tirate. Ma lo schieramento di 7mila uomini nell'area del G7, tra cui 3300 militari, alla fine ha fatto desistere chi era intenzionato a creare confusione. I partecipanti all'evento, che si è svolto per diversi chilometri, lungo il litorale verso Taormina, erano circa mille, secondo le stime, contro le previsioni che davano l'arrivo di almeno 3500 persone. I controlli delle forze dell'ordine, grazie all'imponente dispiego di uomini e mezzi messo in campo, hanno funzionato.
Le disposizioni del Capo della Polizia, prefetto Franco Gabrielli, di lasciare il diritto di manifestare, hanno dato i loro frutti. L'intera area è stata controllata dagli addetti, diretti dalla sala operativa interforze. Sul posto anche due elicotteri, motovedette della Capitaneria di Porto e pattugliatori della Guardia di Finanza, oltre ad assetti altamente tecnologici e ai droni, utilizzati dalla Polizia e dalla Gdf con il supporto dei fucilieri dell'aria dell'Aeronautica militare.
Solo qualche slogan di troppo è volato. «Bastardo, fascista, sei il primo della lista», hanno gridato a più riprese le persone riunite in corteo, tra le quali spuntavano frange anarchiche, No Tav, manifestanti di estrema sinistra. «Carlo vive», riportava poi un cartello con chiaro riferimento a Carlo Giuliani. «Protestiamo contro il G7, contro la guerra ai migranti, contro la criminalizzazione delle Ong che salvano vite umane - hanno detto i presenti alla manifestazione -.
I potenti della terra sono rinchiusi dentro una Taormina blindata e militarizzata. Se ne devono andare. Le forze di polizia sono complici di questa gente». Le stesse che, però, alla fine hanno garantito che tutto andasse per il meglio.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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