"Il 99% delle persone non può competere e noi abbiamo voluto raccontare l'1%. E noi, quel 99% l'abbiamo umiliato, come un Burioni qualsiasi, che si diverte a bulleggiare chi invece ha espresso, con le proprie parole, semplicemente un dubbio. Abbiamo elevato a scienza assoluta scelte politiche, di solito di destra". L'intervento (guarda qui) di Davide Corallo, candidato alla segreteria del Partito democratico, ieri, all'Assemblea, ha fatto molto rumore. Non solo per le critiche rivolte ai colleghi di partito ma anche per aver fatto il nome del medico Roberto Burioni. Una menzione piuttosto ingombrante.
Il botta e risposta in rete
La risposta dell'accademico, nelle ore successive, è arrivata in rete. Prima su Twitter, dove ha scritto (probabilmente con ironia): "Un Burioni qualsiasi non me l'ha detto neanche la più inferocita delle mie ex". Poi su Facebook. Ricondividendo l'intervento di Corallo al meeting, Burioni ha scritto: "Anche per il PD studiare con sacrificio e sapere diventa una colpa?". La discussione, dai toni diversi, è poi proseguita sulle varie piattaforme. Tra i sostenitori dello scienziato e chi ha cercato di interpretare le parole del giovane candidato.
Le parole dure di Burioni
Ma, questa mattina, il medico ha affidato alla sua pagina Facebook un pensiero personale che somiglia a uno sfogo. O più una presa di coscienza. Che a molti appare amara."Doveva succedere ed è successo. Alla fine, gli attacchi contro di me arrivano anche dal Partito democratico (al quale, secondo la vulgata, dovrei essere contiguo)", ha scritto Burioni. Che ha aggiunto: "Al di là del dileggio nei miei confronti che mi dispiace, visto che io, da due anni, faccio del mio meglio per spiegare le cose che so a coloro che le cose non le sanno, trovo la questione molto grave, in quanto ci fornisce la dimostrazione che nessun partito è immune dalla tentazione di fregarsene della scienza (e della salute delle persone), per accarezzare il pelo all'ignoranza, sperando di portare a casa dei voti alle prossime elezioni". Il medico, a conclusione del suo post, conferma una decisione presa in precedenza. E cioè, quella di non candidarsi: "Una posizione indipendente mi consente di essere libero da tutti i partiti e di potere servire solo la verità dei libri che ho studiato". A chi lo segue assicura: "Da me, almeno fino a quando non mi sarò stancato (momento non lontano), ascolterete solo e solamente la voce della scienza e della medicina. Quella medicina che sbaglia, che è imperfetta perché fatta da uomini, ma che, alla fine, ci salva non di rado la vita".
La replica di Corallo
Ma Dario Corallo, sempre su Facebook, prova a spiegare il significato delle sue parole. E lo fa con un post: "Se fossi come Burioni ora dovrei dire: 'Burioni, sei un analfabeta funzionale, che non capisce una frase con un costrutto semplice. Oppure fai finta di non capirla e allora sei in malafede'". Il giovane candidato ha provato a "rispiegare il concetto", sottolineando come, per molti anni, il Pd abbia accusato di "analfabetismo funzionale" chiunque fosse su posizioni diverse dai Dem. E ha aggiunto: "Un po' come Burioni ha fatto con i no-vax". Secondo Corallo, infatti, insultare non sarebbe il modo migliore per fare divulgazione.
E ha concluso: "Questo atteggiamento è ancora più grave se il Pd lo fa non su verità scientifiche, ma su posizione politiche spesso di destra, spacciate per verità assolute (tipo deficit o Unione Europea). Così va meglio?"
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