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"A scuola mascherine usa-e-getta"

Le raccomandazioni del Cts fanno arrabbiare gli ambientalisti

"A scuola mascherine usa-e-getta"

Contrordine compagni (di scuola): per gli studenti meglio le mascherine chirurgiche, il modello base che però secondo il Comitato tecnico scientifico sono le più adatte «per la loro maggior sicurezza e perché usa e getta». E anche il ministro Roberto Speranza, ribadendo l'obbligo dell'uso dei dispositivi in classe («sono fondamentali»), ricorda che l'Italia è «l'unico Paese che metterà a disposizione come istituzioni pubbliche 11 milioni di mascherine per i nostri studenti e per tutto il personale scolastico. Saranno mascherine chirurgiche distribuite gratuitamente e per questo ringrazio il lavoro del nostro commissario straordinario Domenico Arcuri».

E mascherina chirurgica sua. Bocciate dal Cts le «mascherine di comunità», quelle che non sono un presidio medico chirurgico ma si limitano a ridurre la circolazione del virus nella vita quotidiana, epperò molto amate dai giovani perché spesso griffate o personalizzabili.

La decisione del Cts suscita molte perplessità negli ambienti dell'ambientalismo, preoccupati per lo smaltimento di una così alta mole di mascherine usa e getta. «Con 11 milioni di mascherine chirurgiche al giorno per gli studenti, le scuole sforneranno quotidianamente 44 tonnellate di rifiuti da incenerire - dice Stefano Vignaroli, presidente della commissione Ecomafie -. Proteggere la salute dei ragazzi è sacrosanto ma è fondamentale porsi il problema anche dell'impatto ambientale che si va a generare». E anche il ministero dell'Ambiente sta pressando quello dell'Istruzione perché «siano ammesse anche quelle riutilizzabili certificate» e perché gli studenti vengano adeguatamente sensibilizzati a smaltire correttamente le mascherine nell'indifferenziata.

Intanto la mascherina trasparente per gli insegnanti (tecnicamente «mascherina per lettura labiale») è realtà. Il Cts ha dato il via libera all'utilizzo di questo dispositivo che permette di leggere il labiale, favorendo gli alunni non udenti.

La prossima settimana questi dispositivi saranno omologati come dispositivi di protezione.

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