Riccardo Pelliccetti«Lo siento, me he dormido» (mi dispiace mi sono addormentato). Poche parole per spiegare una strage di giovani vite. Tredici ragazze, tra cui 7 italiane, sono morte su una strada della Catalogna perché l'autista del bus si è addormentato alla guida e ha perso il controllo, invadendo la corsia opposta e schiantandosi contro un'auto. Erano le 6 del mattino e il gruppo di giovani stava rientrando da Valencia dove aveva assistito alla celebre Fiesta de las Fallas, la notte dei fuochi. A bordo c'erano 57 studenti dell'Erasmus, di 22 nazionalità, che studiavano a Barcellona. La maggior parte delle vittime, secondo i primi rilievi, erano sedute vicino ai finestrini e non indossavano la cintura di sicurezza e sono state catapultate fuori dal bus quando si è schiantato e poi rovesciato. Per Elisa Valent, Francesca Bonello, Valentina Gallo, Elena Maestrini, Lucrezia Borghi, Serena Saracino ed Elisa Scarascia Mugnozza non c'è stato nulla da fare. Altri 6 studenti italiani sono rimasti feriti, 2 sono stati dimessi, mentre gli altri 4, tre ragazzi e una ragazza, sono ricoverati. Uno è grave, ma «nessuno è in stato critico», hanno dichiarato le autorità sanitarie spagnole.L'autista del bus ora è indagato per «imprudenza e omicidio colposo plurimo». L'uomo, 63 anni, è stato interrogato dalla polizia dopo l'incidente ma, a parte aver detto di essersi addormentato, non ha fatto altre dichiarazioni. Ieri mattina avrebbe dovuto comparire di fronte al giudice, l'udienza è stata rinviata perché è ancora ricoverato in terapia intensiva per una contusione polmonare. In ogni caso, è risultato negativo ai test sul tasso alcolemico e sulla droga.Le famiglie delle vittime sono state informate della tragedia dalla Farnesina. Pochi genitori hanno voluto rilasciare dichiarazioni, troppo provati dal dramma. «È morta... Mia figlia è morta», ha detto il padre di Serena Saracino, contattato telefonicamente dall'agenzia Ansa. «Non è colpa di nessuno - ha affermato - ma non è possibile che giovani che vanno in un Paese amico come la Spagna per studiare perdano la vita in un modo così assurdo». Spunta intanto il giallo dei risarcimenti: la clausola choc dell'Erasmus è inserita nel modulo di iscrizione per andare alla festa di Valencia. Porta la firma dell'associazione studentesca e getta un allarme sulle gite organizzate in tutta Europa: «Erasmus student network declina ogni responsabilità se uno studente subisce danni, lesioni o incidenti». A scovarla, perché nascosta tra le pieghe del contratto, è stato l'Huffington Post che è andato a leggersi le postille di «Termini e condizioni» nascoste «in un link alla fine del lungo programma di divertimento organizzato proprio dalla Esn».Il premier Matteo Renzi è volato in Spagna per incontrare i familiari delle vittime e visitare i feriti. Renzi è stato accolto dal presidente della Generalitat, Carles Puigdemont. La Catalogna ha proclamato due giorni di lutto. La tragedia ha colpito anche tutto il mondo politico italiano. «Sono profondamente addolorato - ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella - per il gravissimo e assurdo incidente avvenuto in Spagna, che ha provocato la morte di tante giovani universitarie, soprattutto italiane. È un giorno molto triste per l'Italia e per tutta l'Europa».Anche la campagna per le amministrative si è fermata.
La leader di Fratelli d'Italia e candidato sindaco a Roma, Giorgia Meloni, ha rinviato a domani la conferenza stampa in programma con il segretario dla Lega Matteo Salvini. «Essere qui e parlare di alleanza sarebbe di pessimo gusto - ha detto il leader del Carroccio -. Morire di Erasmus per costruirsi una vita è una cosa inaccettabile».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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