Se i telefoni guasti sono un golpe di mafia

H anno scomodato il capo dello Stato in carica Giorgio Napolitano, anni 89. Scomoderanno - è tra i testimoni - il suo predecessore al Quirinale, Carlo Azeglio Ciampi, anni 94 il prossimo 9 dicembre. Oscar Luigi Scalfaro invece, li schiverà, ma solo perché è morto, e quindi a meno di una seduta spiritica (caso Moro docet ) sentirlo è un po' difficile. Il tutto per risolvere quello che per i pm di Palermo del processo sulla trattativa Stato mafia sta diventando il giallo dei gialli: il black out delle linee di Palazzo Chigi nella notte tra il 27 e il 28 luglio del '93, la notte delle bombe alle chiese di Roma. È la notizia del giorno, sulla scia della deposizione di Napolitano sui timori di golpe espressi da Ciampi. Ma una domanda è lecita: perché cercare tra autorevoli anziani brandelli di memoria e non andare a controllare l'esito dell'inchiesta? L'indagine ci fu.

La fecero gli esperti di Palazzo Chigi e quelli dell'Italtel, che concordi sentenziarono: fu un guasto elettrico, nessuna anomalia. Nessun golpe, parola di tecnici. Perché non sentirli? Ah, già, loro mica sono vip come un capo dello Stato in carica...

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