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"Non ci rappresenta". La Boldrini cacciata dalla piazza delle femministe

La deputata dem contestata da alcune attiviste durante la manifestazione romana per il diritto all'aborto. "Vada via da questa piazza, tra noi ci sono differenze". Lei si infuria: "Allora andate da Fdi..."

"Non ci rappresenta". La Boldrini cacciata dalla piazza delle femministe

"Vada via da questa piazza!". Superata a sinistra e contestata dalle femministe. Accusata di non difendere abbastanza le donne. Per Laura Boldrini, il colmo. Fuori dalle stanze della politica, la deputata Pd ha trovato qualcuno (anzi, qualcuna) che si dichiarava più progressista di lei ed è scattato il parapiglia. Ieri sera l'ex presidente della Camera è stata criticata da alcune attiviste nell'ambito di una manifestazione convocata a Roma per ribadire la necessità del diritto all'aborto. Avvicinata da alcune studentesse, la Boldrini è stata rimproverata per essere distante dalle vere istanze dei manifestanti.

Boldrini contestata

In un surreale faccia a faccia catturato dalle telecamere, l'esponente dem paladina dei diritti si è ritrovata al centro di un fuoco incrociato. A incalzarla, alcune giovanissime donne che le contestavano i tagli alla sanità operati dai governi di sinistra. Nel serrato confronto, proprio rispondendo alle critiche, la Boldrini ha a un tratto esclamato: "Io rappresento dei principi e dei valori". Secca la replica delle attiviste: "I vostri principi e valori sono per i ricchi, perché non nelle periferie non abbiamo servizi. Andatevene subito da questa piazza, perché non rappresentate le nostre rivendicazioni! Qua le donne non hanno diritto all'aborto accessibile e gratuito anche per colpa sua".

L'ex presidente della Camera non si è però sottratta dal confronto e il paradossale braccio di ferro a sinistra è proseguito. "Il diritto all'aborto voi ce l'avete perché in Parlamento ci sono delle donne che l'hanno voluto", ha proseguito la Boldrini, cercando di placare le giovani femministe. E loro: "È una grandissima caz*ata. Sa perché non siamo unite? Perché c'è una differenza... A lei delle persone che stanno nelle case popolari non gliene frega niente, a me sì". Il botta e risposta è quindi proseguito con un'escalation finale. "Noi siamo l'unico partito che difende questa legge", ha esclamato la deputata dem. Replica: "A noi non è sembrato". Messa con le spalle al muro, la Boldrini a quel punto si è allontanata ammonendo le contestatrici. "Allora ve la difenderà Fratelli d'Italia...".

La manifestazione di piazza era stata convocata per attaccare la nuova maggioranza post-elettorale e in particolare il partito di Giorgia Meloni, erroneamente accusati di compromettere il diritto all'aborto. In un cortocircuito progressista e femminista, però, a ritrovarsi sotto attacco è stata pure la Boldrini. "La abbiamo allontanata perché non è ben accetta in una piazza per i diritti delle donne", si legge in una nota firmata da Giulia Calò, studentessa di Potere al Popolo che aveva dato vita alla contestazione.

"Siamo scese in piazza contro il futuro governo Meloni per rivendicare il diritto all'aborto, e allo stesso tempo non accettiamo la presenza di chi rappresenta il simbolo di una politica guerrafondaia come quella del Partito Democratico che ha governato negli ultimi anni soprattutto con il Governo Draghi e ha negato i diritti con i tagli alla sanità e al welfare", ha infine dichirato l'attivista, prendendosela anche con la regione Lazio guidata dal dem Nicola Zingaretti: "I consultori sono sottodimensionati, la contraccezione è a pagamento e il 70% dei medici è obiettore. Noi siamo con i giovani, i precari, gli abitanti dei quartieri popolari, non con chi fa le passerelle".

Boldrini: "Ragazze cercavano lo show, non il dialogo"

Secondo Laura Boldrini, però, quelle ragazze non volevano dialogare ma "cercavano solo il pretesto per fare lo show". Intervenendo a commento di quanto accaduto in piazza, infatti, l'ex presidente della Camera ha cercato di ridimensionare la contestazione subita. "Quasi alla fine della manifestazione si sono avvicinate tre ragazze insieme a un gruppetto con i telefonini pronti per riprendere. Non volevano dialogare ma attaccare. Negano l'importanza di unire le forze tra chi è nelle istituzioni e chi è fuori, e questo è un limite enorme, soprattutto quando certi diritti vengono messi in discussione", ha ricostruito l'esponente dem all'Adnkronos, sostenendo che quelle giovani attiviste "non volevano dialogare, volevano qualcuno da attaccare, cercavano il pretesto per fare lo show".

"Mi dispiace che non ritengano importante unire le forze tra chi lavora in Parlamento e chi milita nelle associazioni.

Sarò felicissima di rincontrarle per parlare con loro in modo serio", ha concluso la Boldrini, definendo "completamente sballata" la scelta delle giovani femministe di considerare il Pd un nemico.

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