Se queste sono le preferenze

I politici diventati famosi per aver fatto incetta di voti sono tutti abilissimi nello stringere legami e rapporti con gli elettori sul territorio. Ma alla fine tutti sono stati coinvolti in inchieste e bufere giudiziarie. Perché le preferenze, da sole, non bastano

Se queste sono le preferenze

Pier Luigi Bersani è pronto a guidare la scissione del Pd pur di far valere il principio delle preferenze. Ma a guardare i politici diventati famosi per aver fatto incetta di voti alle Comunali, alle Regionali, alle Politiche, alle Europee o anche soltanto alle primarie del Pd ci si rende conto che spesso dietro i signori delle tessere, i mister preferenza come Franco Fiorito, Francantonio Genovese, Vincenzo De Luca, Raffaele Lombardo, Domenico Zambetti, Claudio Scajola, Totò Cuffaro, Nicola Cosentino c'è qualcosa che non va. Sono tutti abilissimi nello stringere legami e rapporti con gli elettori sul territorio e a riceverne una spinta nelle urne rendendoli imbattibili. Ma alla fine tutti sono stati coinvolti in inchieste e bufere giudiziarie. Perché le preferenze, da sole, non bastano.

Franco Fiorito

Il «Batman» di Anagni è stato condannato a 3 anni e 4 mesi per essersi appropriato di 1,4 milioni di rimborsi ai gruppi nel Lazio.

Franco Fiorito

26.217 sono i voti ottenuti da Franco Fiorito alle Regionali 2010 nel Lazio: l’ex sindaco di Anagni è risultato il consigliere regionale più votato. Poi lo scandalo dei rimborsi truccati.

Francantonio Genovese

Il ras delle primarie siciliane e recordman di preferenze dopo un anno alla Camera è in arresto: contro di lui hanno votato anche i suoi colleghi Pd.

Il deputato del Pd Francantonio Genovese

19.590 le preferenze per Francantonio Genovese alle parlamentarie Pd di Messina nel 2012: è il più votato. L’anno dopo è rieletto alla Camera. Dal 2014 è in arresto per truffa e peculato.

Vincenzo De Luca

Lo sceriffo di Salerno, al quarto mandato da sindaco, ha ricevuto ieri l’ultima condanna ma punta alla corsa da governatore della Campania.

Vincenzo De Luca

74% i voti di Vincenzo De Luca alle Comunali di Salerno 2011, sindaco più votato in un capoluogo. La terza condanna in primo grado di ieri rischia di escluderlo dalle primarie in Campania.

Marco Di Stefano

È sotto inchiesta per tangenti e un omicidio collegato. Gli contestano una laurea comprata con 12mila euro della Regione Lazio.

Marco di Stefano

Sei I partiti girati da Marco Di Stefano: Msi, Ccd, Udc, lista Marrazzo, Udeur e Pd. Proprio con i democratici arriva alla Camera nel 2013 (primo dei non eletti nel Lazio, poi ripescato).

Raffaele Lombardo

L’autonomista che ha scalato prima Catania e poi la Sicilia. È finito condannato per concorso esterno in associazione mafiosa.

Raffaele Lombardo

65% è il risultato con cui Raffaele Lombardo stravince le Regionali in Sicilia nel 2008. Nel 2014 è stato condannato a 6anni e 8 mesi per concorso esterno in associazione mafiosa.

Mirko Coratti

Il secondo Pd più votato alle Comunali di Roma è finito nell’inchiesta Mafia Capitale e ha lasciato la presidenza del consiglio comunale.

Mirko Coratti

Seimila sono le preferenze alle Comunali di Roma 2013 da Mirko Coratti, secondo più votato del Pd. Viene eletto presidente del consiglio comunale. Poi le dimissioni per il caso Mafia Capitale.

Domenico Zambetti

L’assessore regionale lombardo Pdl campione di consensi finisce in arresto con il sospetto di voti comprati dalla ’ndrangheta.

Domenico Zambetti

11mila sono i voti alle Regionali 2010 in Lombardia da Domenico Zambetti. Nominato assessore, viene arrestato nel 2012 con l’accusa di aver comprato 4mila voti dalla ’ndrangheta.

Totò Cuffaro

Lo chiamavano «Vasa Vasa»: baciava tutti i suoi elettori, che in Sicilia erano molti. Sconta una condanna per favoreggiamento alla mafia.

Totò Cuffaro con la coppola e un bicchiere di vino
Totò Cuffaro con la coppola e un bicchiere di vino

Due gli incarichi da governatore della Regione Sicilia ottenuto da Salvatore Cuffaro, detto «TotòVasaVasa». La sua carriera è stata chiusa nel 2011 dalla condanna a 7 anni per mafia.

Andrea Cozzolino

L’eurodeputato democratico finito nel mirino per la vittoria alle primarie 2011 Napoli: poi annullate a causa di irregolarità e brogli.

Andrea Cozzolino

115.297 i voti di Andrea Cozzolino alle Europee 2014: il quinto più votato nella Circoscrizione Sud. Nel 2011 vinse le primarie da sindaco a Napoli, poi annullate per «strane» infiltrazioni.

Claudio Scajola

L’ex ministro e ras ligure del centrodestra è stato travolto dallo scandalo della casa al Colosseo e per aver favorito la latitanza di Matacena.

Claudio Scajola

Tre gli incarichi da ministro per Claudio Scajola, ex ras ligure di Forza Italia. Dopo l’affaire «casa al Colosseo» è sotto processo per aver favorito la latitanza di Amedeo Matacena jr.

Marylin Fusco

Assessore e vice presidente del Consiglio regionale ligure, la più votata dell’Idv. Nel 2014 finisce ai domiciliari per l’inchiesta sulle spese pazze.

Marylin Fusco

3.418 le preferenze raccolte da Marylin Fusco alle Regionali in Liguria nel 2010, la più votata dell’Idv che è arrivato a quota 63mila. Arrestata a giugno 2014 per i «rimborsi pazzi».

Nicola Cosentino

Nick O’ mericano è da tempo in cella per collusioni con il clan dei Casalesi.

Ieri è arrivata una nuova inchiesta sulla sanità che lo coinvolge.

Nicola Cosentino

Gli anni passati consecutivamente in Parlamento da Nicola Cosentino, potentissimo a Caserta e dintorni, dimessosi da sottosegretario all’Economia dopo i suoi guai giudiziari.

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