
Il decreto sicurezza è legge. L'approvazione avviene con un finale ad alta tensione. La seduta a Palazzo Madama si apre con la sceneggiata dei senatori della sinistra, pagati 15mila euro al mese per produrre leggi, che occupano a gambe incrociate il centro dell'emiciclo dell'Aula con le spalle ai banchi del governo. E si chiude con la rissa sfiorata tra il presidente della commissione Affari costituzionali del Senato Alberto Balboni (Fdi), Carlo Calenda, e alcuni senatori di opposizione che provano a colpirlo.
Nella giornata surreale al Senato c'è da registrare un doppio bilancio. Il primo riguarda la votazione: l'ok arriva con 109 sì, 69 no e una astensione. Il secondo è il bilancio dell'infermeria fa registrare una contusione alla spalla destra per il questore Gaetano Nastri, che aveva sedato la rissa tra Balboni e i colleghi di sinistra. Nella sceneggiata iniziale, i senatori occupano l'emiciclo sotto lo sguardo ironico del presidente Ignazio La Russa, si esibiscono ex ministri come Francesco Boccia e Beatrice Lorenzin. Ma anche l'ex numero uno della Cgil Susanna Camusso. Ormai tutti piegati alla retorica grillina. «È una vergogna, è una destra da regime», attacca Francesco Boccia. La cronaca parlamentare va avanti. Iniziano le dichiarazioni di voto e poi la fiducia. Il clima si infiamma quando prende la parola Balboni che mette nel mirino la sinistra: «Mentre voi andavate a trovare terroristi e mafiosi per il 41 bis in carcere, noi eravamo in quest'aula a difenderlo». Immediata la reazione di alcuni parlamentari che dirigono verso lo scranno di Balboni, fermati dai commessi prima di un «contatto». Tra loro il leader di Azione Carlo Calenda che gli urla: «Se vuoi fare il fascista di Colle Oppio ci vediamo a Colle Oppio. A me non puoi accostarmi alla criminalità organizzata». Alza i toni anche Matteo Renzi: «Giorgia Meloni si sta prendendo i pieni poteri. Abbiamo l'immagine di Salvini in mutande al Papeete che chiede pieni poteri. Giorgia Meloni se li sta prendendo con il suo sorriso amabile». Il senatore dem Andrea Crisanti propone: «Dovremmo sederci in mezzo a corso Rinascimento a Roma e bloccare il traffico. E vediamo se davvero vengono ad arrestarci» annuncia a Rai Radio1, ospite di Un Giorno da Pecora intervistato da Giorgio Lauro e Geppi Cucciari.
Il centrodestra porta a casa il provvedimento: un pacchetto di norme contro occupazioni abusive, rivolte in carcere, borseggiatrici rom, terroristi. Lega e Fratelli d'Italia salutano il via libera del Senato con un doppio flash mob. La premier Giorgia Meloni commenta su X: «Il Governo compie un passo decisivo per rafforzare la tutela dei cittadini, delle fasce più vulnerabili e dei nostri uomini e donne in divisa. Interveniamo con determinazione contro le occupazioni abusive, accelerando gli sgomberi e proteggendo famiglie, anziani e proprietari onesti, troppo spesso lasciati soli di fronte a ingiustizie intollerabili. Combattiamo le truffe agli anziani, un fenomeno vile che colpisce chi più merita rispetto e protezione. Rafforziamo infine gli strumenti a disposizione delle Forze dell'Ordine, per difendere chi ogni giorno difende i cittadini. Legalità e sicurezza sono pilastri della libertà. E noi continueremo a difenderli con determinazione».
Il ministro della Giustizia Carlo Nordio, presente in Aula al momento del voto, a Un Giorno da Pecora spiega: «Ci sono 14 nuove fattispecie di reato? Alcuni sono reati che colmano vuoti
normativi, come ad esempio quello dell'occupazione delle case». Infine, per il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi si tratta di un «provvedimento strategico e che valorizza il lavoro quotidiano delle nostre forze dell'ordine».