"Dopo le indicazioni della Corte Costituzionale, non c'è più tempo da perdere", dice Stefano Pedica del Pd. "Tutte le forze politiche si rimbocchino le maniche e diano prova di grande responsabilità per il bene del Paese. Il compito di fare la nuova legge elettorale e' del parlamento. In attesa delle motivazioni della Consulta, non si può stare con le mani in mano. È necessario avviare subito un tavolo di confronto bipartisan e lavorare su proposte reali, come quella del Mattarellum. Di chiacchiere a vuoto e inutili polemiche ne abbiamo già ascoltate tante, ora servono i fatti".
Poco prima Pierluigi Bersani aveva detto: "Al di là del pronunciamento dell Consulta la responsabilità della legge elettorale spetta al parlamento. Noi abbiamo già dovuto votare una legge elettorale con la fiducia, se poi lasciamo alla Consulta il tema del sistema di voto è meglio che andiamo a casa" . E aveva concluso con una battuta: "L’Italicum - ormai lo dicono tutti - è da cambiare. Altrimenti significa non vedere la mucca nel corridoio".
"Mia personalissima opinione - sottolinea il senatore del Pd Salvatore Margiotta - con questa sentenza si pub votare subito. Ed è un bene per il Paese".
"Le leggi uscite dalla Consulta - sottolinea Ettore Rosato, capogruppo Pd alla Camera - sono entrambe immediatamente applicabili" in quanto è stato rispettato il principio che "il presidente della Repubblica può sciogliere le Camere in qualsiasi momento". E non serve che il Parlamento renda omogeneo il sistema della Camera con quello Senato: sono già "armonizzate. Si tratta di due leggi proporzionali".
"Dopo
Riforma bocciata da 20 milioni di italiani a Referendum - osserva il capopgruppo alla Camera di Sinistra italiana, Arturo Scotto -. Consulta boccia gran parte Italicum. Cosa resta dei 1000 giorni di Renzi?".
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