Orrore a Modena. Tre donne sono state sequestrate, tenute in ostaggio per una notte intera e violentate da otto uomini, originari del Pakistan.
Il branco avrebbe agito per ore indisturbato in un casolare a Novi, che era rimasto abbandonato per tanto tempo. Poi il proprietario pakistano lo aveva riaperto e da quel momento quel luogo era frequentato da connazionali. Un vero e proprio via vai di persone, che entrava e usciva a tutte le ore. Ma fino a pochi giorni fa, non c'erano stati problemi e nessuno aveva avuto da ridire.
Invece quando i carabinieri sono arrivati sul posto domenica, chiamati proprio da alcuni abitanti della zona, hanno scoperto l'inferno al quale erano state sottoposte le vittime. Si tratta di due donne di origine filippine di 40-50 anni e di una giovane di 32 anni, insieme a un altro ragazzo di cui non è stata resa nota l'età. Questi ultimi sarebbero i figli delle due. Tutti e quattro avrebbero raccontato di aver subito violenze sessuali, i cui segni sul corpo sono stati riscontrati successivamente dai sanitari del 118.
I dettagli che le forze dell'ordine hanno dato sono pochi, per proteggere l'identità e rispettare le vittime. Ma si sa che le donne e il ragazzo si trovavano nel Modenese da qualche giorno per turismo. Sono finiti in quel casolare, dopo aver accettato un passaggio in auto chiesto ad alcuni pakistani. Quegli uomini, anziché portarle nel luogo concordato, le avrebbero condotte in quella costruzione isolata, dove è scattata la violenza. Un incubo che è durato una notte intera, durante la quale i quattro hanno cercato inutilmente di sottrarsi ai loro aguzzini. Ma ci sono riusciti solamente domenica all'alba, quando i pakistani si sono addormentati.
A quel punto una delle vittime è riuscita a fuggire, passando per una finestra rimasta semiaperta, e ha chiesto aiuto al alcuni passanti. I carabinieri sono arrivati sul posto e hanno ascoltato le atroci testimonianze, poi hanno fatto scattare le manette ai polsi degli otto pakistani, che sono stati arrestati con l'accusa di violenza sessuale.
Si tratta di stranieri clandestini in Italia e senza fissa dimora. Solo il «padrone di casa» non sarebbe stato arrestato, perché dalle prime indagini sembrerebbe estraneo a quanto accaduto.
«È totalmente inaccettabile che in un Paese civile come il nostro accadano fatti del genere - tuona la deputata della Lega Laura Ravetto, responsabile Pari opportunità del partito - bisogna uscire dalle ipocrisie e iniziare a chiederci davvero a chi stiamo consentendo di permanere in Italia».Le vittime, portate in ospedale, sono state visitate dai medici, che hanno confermato l'avvenuta violenza. Poi, dopo essere state medicate, sono state dimesse.
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