Cronaca internazionale

Sesso, social e ideologia. Il "Tinder dei patrioti" sdogana l'estrema destra

"Droite au coeur" è per soli nazionalisti: boom di contatti e conservatori sempre più popolari

Sesso, social e ideologia. Il "Tinder dei patrioti" sdogana l'estrema destra

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Sesso, social e ideologia. Il "Tinder dei patrioti" sdogana l'estrema destra

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L'hanno ribattezzato «Tinder dei patrioti». Ma in fondo è qualcosa di più. Un sito di incontri ideologicamente connotato, ennesima prova che l'estrema destra francese non sia più così terribile o da tenere alla larga. Anzi, chi abbraccia certe idee è pronto a dichiararle per trovare un'anima gemella affine ai valori conservatori.

Un gioco di parole. Iscrizione gratuita, messaggeria istantanea. Un click per trasformare il proprio credo politico da impresentabile a popolare, anche negli incontri amorosi: «In abito bianco o in polo per un weekend, in coppia o con la nascita di una famiglia, l'importante è offrirvi cuore, valori e tanta felicità!». Eccolo il biglietto di presentazione di Droite au Coeur (Dritto al cuore), che promette «relazioni serene e patriottiche». E perché no occasionali, con assistenza clienti 6 giorni su 7.

D'altronde, da quel che era un voto di protesta, in Francia si sta passando a un voto di adesione ai valori della destra. Lo certifica l'Ifop in un sondaggio pubblicato domenica sul JDD: secondo cui oltre 4 francesi su 10 (il 42%) dichiarano d'aver votato almeno una volta nella vita per un o una candidata lepenista. Il volano non sta più solo nella volontà di rigettare gli altri partiti. Attirano le idee. E in questo contesto mutato, in cui la demonizzazione dell'estrema destra perde smalto e la «barriera» è più fragile, s'inserisce il sito per single ideato da due «ferventi patrioti». Così si presentano Stéphanie e Yohan Pawer. Lui, youtuber «del tutto normale, senza paraocchi ma accusato d'essere dalla parte del male... L'estrema destra», sul suo canale spiega che per alcuni «destra» è un po' come invocare Voldemort, il cattivo di Harry Potter. E dopo un piccolo successo con la vetrina personale, il 3 giugno ha lanciato «Droite au Coeur». Dalla ridotta al portone principale della festa. O colpo di marketing ben assestato? Tinder gode in Francia di cattiva fama, viste le cronache legate a Salim B., l'uomo dai mille alias accusato d'aver drogato e violentato 17 ragazze conosciute sulla popolare app. E le armi di «Dritto al cuore» sono sicurezza e slogan-specchio delle destre: «Educazione, cultura, religione sono fari incrollabili che ci guidano in una società che non ci somiglia più». Ogni registrazione viene verificata individualmente, promette la piattaforma, che si presenta come «primo sito di incontri seri, motivati a rispettare e difendere il Paese e le radici cristiane». Secondo Charlie Hebdo l'iniziativa denota una radicalizzazione spinta da «ansia di natalità», denunciandone la sottile propaganda: in fase di registrazione, viene chiesto agli utenti di indicare simpatie politiche con varie scelte da spuntare, una o due, dal partito neogollista a quello di Éric Zemmour, oltre al Rassemblement National di Marine Le Pen, all'Upr di François Asselineau, Debout la France di Nicolas Dupont-Aignan o I Patrioti di Florian Philippot. I detrattori criticano la promozione dei ruoli di genere.

Ma dietro l'exploit della piattaforma c'è di più. È l'ennesima prova di uno sdoganamento della destra; del fatto che sentirsi conservatori, per una fetta di francesi, è considerato ormai quasi un moto d'orgoglio. E poterlo rivendicare, senza temere d'esser vittima di pregiudizi che fino a un paio di anni fa bollavano come soggetto da tenere alla larga chiunque dicesse d'aver votato Le Pen, sia perfino funzionale ad assumere un ruolo da protagonista nella società. O semplicemente ritagliarsene uno sotto le lenzuola. E il modello «Righter», l'app americana fondata nel 2019 da Christy Edwards Lawton, rivolta a «uomini che sono uomini» e donne «femminili, non femministe». Questione di identità, non solo di feeling.

Dopo la «strategia della cravatta» dei deputati lepenisti in Assemblea nazionale, spazio anche in Francia al «dating» politico.

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