Cronache

Riaprono anche le palestre: le regole per fare sport

Da oggi torna l'allenamento al chiuso. Il personal trainer: "Serve gradualità"

Dopo sette mesi riaprono anche le palestre: le regole per fare sport (iniziando con cautela)

Finalmente in palestra. Dopo sette mesi di stop questa mattina gli amanti del fitness possono tornare in sala pesi o prenotare qualche corso per riprendere l'allenamento. Senza esagerare, però, almeno per chi in questo periodo di semi-lockdowm non ha fatto altre attività per mantenersi in forma. «Siamo tutti contenti della tanto attesa riapertura delle palestre, ma bisogna fare attenzione a riprendere gli allenamenti in maniera graduale e controllata avendo sempre cura del movimento. Non si pensi si recuperare il tempo perso sovraccaricando il corpo, che va rispettato dando importanza ai tempi di recupero», spiega il personal trainer romano Giulio Marocco.

Il buon andamento dell'epidemia ha consentito al governo di anticipare di una settima l'apertura dei centri sportivi al chiuso inizialmente prevista il primo giugno, mentre le piscine al coperto (quelle all'aperto sono ripartite il 15 maggio) dovranno aspettare fino al primo luglio. Da oggi si riparte. Il settore prova a rimettersi in moto, ma i problemi non mancano. Ci sarà da far recuperare agli abbonati i mesi persi durante il periodo di chiusura e di nuove iscrizioni poco prima dell'estate non se ne parla. Per i prossimi mesi di soldi ne entreranno pochi, ma le spese rimangono e comunque i titolari dei centri si trovano a far fronte ad una serie di difficoltà non solo economiche. A partire dal fatto che i clienti non potranno utilizzare le docce. Un ostacolo non da poco per chi si allena la mattina presto prima di andare in ufficio. Molti, senza poter fare la doccia dopo aver sudato, saranno costretti a rinunciare. Anche se la voglia di ricominciare è tanta, i protocolli approvati dall'esecutivo per la ripartenza sono molto rigidi e rischiano di scoraggiare anche i più appassionati. Gli spogliatoi si possono usare, ma per un tempo limitato, solo per riporre le borse personali e gli indumenti minimi. Le regole prevedono, infatti, per quanto possibile, di arrivare in palestra già con l'abbigliamento per l'attività sportiva indosso. Il resto, tutto ciò che non va portato in sala, deve essere lasciato negli armadietti, non negli spazi comuni, risposti in contenitori sigillati. Anche negli spogliatoi è obbligatoria la mascherina e il distanziamento di almeno un metro tra i clienti. E i titolati devono provvedere a costanti interventi di sanificazione e pulizia.

Sarà cura delle palestre misurare la febbre ai clienti all'ingresso e tenere per 14 giorni il registro delle presenze per consentire l'eventuale tracciamento in caso di positività. È consigliata la prenotazione per poter meglio controllare l'affluenza ed evitare di affollare le sale delle lezioni collettive più del dovuto. Tra un utente e l'altro va comunque sempre garantita la distanza di due metri. Soltanto durante l'allenamento è possibile togliere la mascherina, che deve essere mantenuta sul viso quando ci si sposta all'interno della palestra.

Prima e dopo il loro utilizzo è consigliato sanificare gli attrezzi e il tappetino, se non si usa il proprio come sarebbe meglio.

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