Guerra in Ucraina

La sfida alla censura russa sul web

C'è una guerra, invisibile e tecnologica, che viene combattuta silenziosamente, dentro e fuori la Russia.

La sfida alla censura russa sul web

C'è una guerra, invisibile e tecnologica, che viene combattuta silenziosamente, dentro e fuori la Russia. Per farsi un'opinione su quello che sta succedendo a casa propria, molte volte, è utile riflettersi nello specchio di quello che raccontano gli osservatori esterni: siano articoli di quotidiani internazionali o dibattiti sui social network. Cioè quello che per noi è un'ovvietà, un diritto acquisito e un bene di prima necessità: la libera informazione. In Russia non è così. Non lo è mai stato del tutto, ma lo è ancora meno in questo periodo: con un regime sempre più occhiuto e meticoloso, pronto a spegnere l'internet mondiale per accenderne uno proprio, a immagine e somiglianza del Cremlino. Già oggi molti siti stranieri di informazione non sono raggiungibili dalla Russia e social network come Facebook e Twitter sono parzialmente oscurati. É notizia di ieri che proprio il social dei cinguettiì ha deciso di lanciare una versione sul «dark web» per poter aggirare la censura russa. Ma non è l'unica soluzione. Più aumenta il controllo sui media e più cresce la voglia di informarsi liberamente. È un riflesso involontario, come il calcio che parte involontariamente dopo la martellata del medico sul ginocchio. E c'è un dato, diffuso in questi giorni, che spiega molto bene quello che succede ad Est: l'incremento del 1092% delle Vpn. Di cosa stiamo parlando? La Vpn è una rete virtuale privata che, tra le altre cose, permette di poter mascherare il proprio Ip, geolocalizzandolo altrove. In poche parole: si accede a un determinato sito o servizio dalla Russia, ma lo si fa come se fosse fisicamente altrove. Questo permette, appunto, di aggirare la censura. Bloccare la rete, impedire la libera informazione, fermare il circolare delle idee e il traffico del dissenso è sempre stata un'utopia, lo è ancor di più nel 2022. La tecnologia che, esattamente come una pistola, non è buona o cattiva di per sè, ma muta in base a chi la impugna, gioca un ruolo fondamentale.

Nessun bavaglio riesce ad ammutolire le voci che la rete riesce ad amplificare.

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