Sfida tra le coalizioni: Marche primo test chiave verso le Politiche

Oggi urne aperte, poi lo spoglio. Ieri Val d'Aosta al voto. In Puglia tramonta l'ipotesi Annese e avanza Lobuono

Sfida tra le coalizioni: Marche primo test chiave verso le Politiche
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L'autunno caldo delle elezioni regionali è iniziato. Si parte con due con Regioni in bilico, primi test su cui valutare la tenuta delle coalizioni: le Marche e la Valle D'Aosta. Nella prima si è votato ieri e si continuerà a votare oggi - con un'affluenza in calo rispetto al 2020 - per eleggere il nuovo presidente, mentre nella Valle d'Aosta il voto si è concluso ieri, seppure su regole diverse. Nelle Marche la legge regionale prevede l'elezione diretta del presidente e del Consiglio regionale. La Valle d'Aosta - regione a statuto speciale - adotta un sistema proporzionale senza l'elezione diretta. Il presidente viene scelto dopo il voto dal Consiglio stesso, tra le forze che emergono dallo scrutinio. Nelle Marche il presidente uscente Francesco Acquaroli (Fdi) sostenuto da tutta la coalizione di governo, è alla ricerca del bis, punta sulla continuità e sull'attrattiva del cantiere amministrativo inaugurato nel quinquennio. Lo sfidante è Matteo Ricci, candidato del Pd e del campo largo, ex sindaco di Pesaro ed eurodeputato. Una sfida aperta con il centrosinistra pronto, in caso di vittoria, a spendersi il risultato in chiave nazionale. Nelle Marche non mancano le polemiche. Fdi a Porto Sant'Elpidio denuncia che "la Corte d'Appello ha proceduto, come da prassi, all'estrazione dei presidenti di seggio. Per la sezione 7 è stato sorteggiato un esponente del Pd su questo, nulla da eccepire. La vera curiosità (e motivo di perplessità) è che il presidente designato ha scelto come segretario nientemeno che l'attuale segretario cittadino del Pd. Pur non essendoci nulla di formalmente illegittimo, è evidente quanto questa scelta sia politicamente inopportuna. Un segretario di partito avrebbe avuto il dovere morale di rinunciare a un ruolo tanto delicato". Questo ciclo elettorale si compone di 7 regioni: Marche e Valle d'Aosta, poi Calabria e Toscana (ottobre), infine Veneto, Campania e Puglia (novembre). Martedì il centrodestra dovrebbe annunciare i nomi dei candidati per Veneto, Campania su cui esiste già un accordo di massima. Anche se Fdi sulla Campania, con il commissario regionale e deputato Antonio Iannone insiste: "Edmondo Cirielli è il candidato migliore, gli avversari ci rispettino".

In Puglia è tramontata l'ipotesi di Angelo Annese, sindaco di Monopoli, che ha rinunciato forse anche per le perplessità che FI continuava a nutrire chiedendo un supplemento di riflessione e continuando

a caldeggiare l'ipotesi d'un civico. Al suo posto avanza il nome di Luigi Lobuono, ex presidente della Fiera del Levante. Antonio Tajani intanto fa sapere che FI è intenzionata a "chiedere il candidato sindaco di Verona".

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