È il contrappasso di Totò truffa. La nemesi del pacco, doppio pacco e contropaccotto. I napoletani fregati sul loro stesso terreno. Partiamo però da una premessa. Con l'arrivo dell'estate, sale l'allarme in città (e tra i tour operators) per i turisti che rischiano rapine e scippi nei vicoletti del centro.
È un appuntamento ormai fisso per le agenzie di viaggio e per la stampa internazionale quello dell'Sos ferie. Soprattutto negli Usa e nel nord Europa ci sono brochure e sedicenti esperti che si sperticano in (in)utili consigli per una vacanza tranquilla nel capoluogo campano. Cose del tipo: scordatevi i gioielli e lasciate tutto nel beauty-case, solo orologi di plastica, evitare i luoghi poco affollati e le stradine isolate. Di solito, i visitatori più previdenti si premurano addirittura di sottoscrivere polizze assicurative prima di partire per il Golfo mettendosi così al riparo dai delinquenti di turno. Male che vada, pensano, arriverà il risarcimento e il danno sarà limitato. In fine dei conti, il ragionamento non fa una piega. Solo che, come si dice, l'occasione fa l'uomo ladro. E stavolta i ladri non sono i napoletani ma le presunte (molto presunte) vittime.
Pure gli stranieri in gita all'ombra del Vesuvio hanno infatti deciso di approfittare della situazione. Tanto il rischio comunque lo corrono, una volta scesi - ad esempio - dalla nave da crociera. E quindi meglio ricavarne qualcosina. Come? Semplice: denunciando aggressioni e furti inesistenti. D'altronde, la procedura è tutt'altro che complicata. Basta recarsi in un qualsiasi posto di polizia e dichiarare, biascicando qualche parola in italiano o in inglese, di essere rimasti vittime di un criminale. Il gioco è fatto. Con l'esposto, si torna in patria e si incassa il premio. Capito che furbi?
La reputazione di Napoli è già devastata di suo e uno scippo in più sicuramente passa inosservato. Nei commissariati, ormai, nemmeno ci fanno più caso alle file di turisti che raccontano disavventure e raggiri di ogni genere. L'inconveniente per questo delitto perfetto sta nel fatto che le compagnie assicurative se ne sono accorte. Denuncia oggi, denuncia domani si sono rese conto che qualcosa non andava. L'errore fatale dei truffatori stranieri è stato soprattutto uno: alcuni dei poveri malcapitati hanno presentato più volte lo stesso esposto a distanza di tempo, e quasi sempre con le medesime modalità di aggressione.
Delle due l'una: o il turista è un cretino, che s'avventura sempre nello stesso posto dove l'hanno derubato; oppure è un bugiardo.Quest'anno le compagnie hanno addirittura lanciato un allarme nero su bianco, intensificando i controlli e aumentando i costi per assicurare i gioielli ai turisti in partenza per Napoli.
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