Shutdown, a vuoto l'offerta di Trump

«Permessi ai migranti in cambio del muro». Ma i dem bocciano la proposta

Shutdown, a vuoto l'offerta di Trump

New York Donald Trump tende la mano ai democratici e offre un compromesso per sbloccare la situazione di stallo che da 30 giorni tiene il paese prigioniero dello shutdown. Il presidente americano dalla Diplomatic Room della Casa Bianca annuncia la proposta di una legge che estenda per tre anni la protezione per 700mila dreamer, gli immigrati entrati nel paese da bambini insieme a genitori irregolari, e per 300mila immigrati con uno status di protezione temporaneo (Tps). In cambio, vuole il via libera dei 5,7 miliardi di dollari per l'agognato muro con il Messico: o meglio, spiega, per «barriere in acciaio in posizioni strategiche». Si tratta quindi di un tentativo di disgelo, e non della dichiarazione di una emergenza nazionale come si temeva inizialmente.

Al confine meridionale «c'è una crisi umanitaria e di sicurezza che richiede una azione urgente - afferma il tycoon - Purtroppo il nostro sistema dell'immigrazione non funziona da molto tempo. Ora viviamo con le conseguenze, e sono tragiche». «Come candidato alla Casa Bianca ho assicurato che avrei risolto il problema e manterrò la promessa, in un modo o nell'altro», continua, prima di lanciare un appello a lavorare in modo bipartisan, «ad ascoltarsi, costruire fiducia e trovare soluzioni insieme» per risolvere la paralisi del governo e garantire sicurezza al confine. La sua proposta prevede anche 2.750 agenti di frontiera in più, 800 milioni di dollari per l'assistenza umanitaria e 805 milioni per la tecnologia anti droga: «È un piano di buon senso che tutte le parti dovrebbero abbracciare».

Il possibile compromesso sarebbe stato messo a punto da Jared Jushner, genero e consigliere di Trump, dal vice presidente Mike Pence e dal capo di gabinetto ad interim Mick Mulvaney. Ma nonostante l'offerta sui dreamer - dopo che aveva revocato il Daca, il programma varato da Barack Obama per tutelarli - tra il tycoon e i democratici resta l'ostacolo, finora insormontabile, del muro, ritenuto dall'opposizione «inutile, costoso e immorale». E la speaker della Camera Nancy Pelosi, pochi minuti prima che Trump parlasse alla nazione, definisce insufficiente e destinata al fallimento la proposta del Commander in Chief.

«Non è uno sforzo in buona fede» per aiutare i migranti, fa sapere: «I democratici erano fiduciosi che il presidente fosse finalmente disposto a riaprire il governo e procedere con una discussione necessaria per proteggere il confine». «Sfortunatamente - continua - la sua offerta è un insieme di diverse iniziative precedentemente respinte e non rappresenta uno sforzo in buona fede».

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