Bello spavento, notte insonne, ma nessun ferito grave. A un primo bilancio del terremoto che nella notte tra venerdì e sabato ha terrorizzato gli abitanti del Catanese i danni ci sono ma non sembrano seri. Qualche cornicione crollato, crepe su alcuni edifici e necessarie verifiche sulla stabilità, soprattutto per le strutture storiche, come le chiese più antiche. Ma quella appena passata è stata un'altra notte in diretta sui social. Un classico, di questi tempi.
Una serie di scosse (in totale nove) cominciata alle 2,29. La più forte di magnitudo 4,8 viene registrata alle 2,36 vicino alla costa: epicentro nel comune di Santa Maria di Licodia a una profondità di nove chilometri. Un terremoto avvertito in tutta la Sicilia Orientale che getta nel panico la gente. Da Paternò a Biancavilla, a Ragalna, Belpasso e Adrano, centinaia di persone si riversano in strada nel timore di altre scosse. Come spesso succede, a una scossa forte seguono altre di assestamento di minor violenza, uno sciame sismico di magnitudo dell'ordine dei 2,4.
Un terremoto annunciato, se è vero che nei giorni scorsi alcune scosse di trascurabile magnitudo erano state avvertite nell'area. All'alba le verifiche dei vigili del fuoco per valutare i danni. Tutto sembra sotto controllo. «L'evento - sottolinea l'Ingv - ha avuto una vasta area di risentimento. Del resto quella di Catania è una zona ad alta pericolosità sismica, interessata sia dalla sismicità legata all'attività del vulcano Etna sia da eventi di origine tettonica che possono raggiungere magnitudo elevata, come nel caso del 1818 quando si ebbe un evento di magnitudo pari a 6,3».
Una notte di timori vissuta in diretta, come da prassi, sui social network. Innumerevoli i post di persone in preda al panico. «Sono saltato dal letto pensando ci fosse qualcuno che lo muovesse nella stanza», scrive Simone su Facebook. Racconta su twitter Maria Antonietta: «Al nono piano è stato tremendo, ha ballato tutto». «Stavo dormendo - annota Fren su Instagram- e mi si è spostato il letto di almeno venti centimetri, sto ancora tremando dalla paura». «Ragazzi è stato orribile.
La casa tremava tutta. Molte case si sono spaccate ed è pure crollato un pezzo di chiesa nel mio paese. Macchine piene zeppe di persone che scappavano, il panico totale...», chiude Eugenia. In attesa di ricevere un altro post da commentare.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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