"Credo che ci sia ormai in tanti di noi la consapevolezza di vivere in una democrazia che non è vera e piena: siamo al terzo governo non eletto dal popolo, guidato da un presidente del Consiglio che non ha preso nessun voto per fare il premier e da una maggioranza frutto dell’elezione del febbraio 2013 in cui il distacco tra noi e loro era dello 0,37% anche se noi abbiamo il convincimento di aver vinto per molti voti in più". Silvio Berlusconi interviene telefonicamente al parlamento virtuale di Gianfranco
Rotondi e ribadisce il rischio di una "deriva autoritaria" dopo la rottura del patto del Nazareno. "Quella di oggi è una democrazia a metà, commissaria", ha affermato il Cav. Poi il leader di Forza Italia è tornato sulla sua condanna che lo ha tenuto fuori dalla politica attiva: "l centro destra ha avuto eliminato dalla scena politica il suo leader, il leader di Fi impossibilitato a svolgere attività in Parlamento, escluso dal parlamento, messo fuori dalla possibilità di esser protagonista dalla politica e che viene citato come condannato, detenuto, ex cavaliere, invece sono sempre cavaliere".
E ancora: "Questa è la situazione nella quale abbiamo accettato di dare i nostri supporti alle riforme. Non siamo stati capaci - ha proseguito Berlusconi - di difendere il nostro voto di fronte alla professionalità della sinistra che pratica lo spoglio delle schede in un certo modo da decenni. Il risultato vero di quel voto non lo sapremo mai, il risultato sarebbe stato diverso". Berlusconi ha poi mandato un segnale a Renzi per la partita delle riforme: "Daremo il nostro voto alle riforme che riterremo positive, ma non accettermo piu cio che avevamo accettato per amore di un risultato positivo, come il doppio turno con soglia 40 percento". "Daremo sempre il nostro voto alle proposte della sinistra che riterremo utili al Paese, ma riprendiamo il nostro ruolo di oppositori a 360 gradi".
E sulla legge elettorale ha puntualizzato: "Voglio ricordare che le preferenze contengono un mare di pericoli, con l’incremento dei voti di scambio mettiamo tutti i
nostri eletti nelle mani dei pm e ancora l’ultima imposizione è la lista unica, che può ben essere realizzata per la sinistra ma è molto difficile da realizzare per il centrodestra, ora diviso e frammentato. Inoltre lo sbarramento solo al 3% così si avrà quindi una opposizione estremamente frammentata, incapace di essere opposizione vera". Infine il Cav ha parlato anche dell'elezione del presidente Mattarella: "Ho avuto una brutta impressione del nostro Parlamento in occasione dell’elezione del nuovo Presidente della Repubblica.
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