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Silvio Berlusconi: "Unità nazionale temporanea. A Draghi un ruolo anche dopo il 2023"

Intervenendo in presenza con i coordinatori regionali di Forza Italia, Silvio Berlusconi ha serrato i ranghi del partito e fatto il punto della situazione politica

Silvio Berlusconi: "Unità nazionale temporanea. A Draghi un ruolo anche dopo il 2023"

Intervenendo alla riunione con i coordinatori regionali ad Arcore, Silvio Berlusconi ha fatto il punto sull'attuale situazione politica del Paese: "Siamo i primi sostenitori del governo Draghi, che proprio noi abbiamo voluto e che sta lavorando bene perchè recepisce le nostre idee, ma sappiamo che l'unità nazionale è una soluzione temporanea e che alle elezioni del 2023 si tornerà alla contrapposizione tradizionale fra centrodestra e centrosinistra". Il presidente di Forza Italia, quindi, boccia l'idea di Mario Draghi al Quirinale ma ha aggiunto: "Noi speriamo che Draghi - che deve continuare a governare fino a quella data - possa svolgere una funzione importante anche dopo. Su tutto questo credo non ci siano divergenze serie, al di là di qualche incomprensione personale che invito caldamente tutti a superare".

I risultati delle amministrative sono stati molto buoni per gli azzurri, come confermato dal Cavaliere: "La struttura di Forza Italia, a livello nazionale e regionale, si è dimostrata in grado di svolgere un lavoro importante, che ci ha consentito di resistere, in occasione delle elezioni amministrative, ottenendo in alcune realtà risultati davvero significativi. Confermano che Forza Italia è indispensabile e centrale nel centro-destra e nella politica italiana". Un particolare saluto durante l'assemblea, il leader di FI l'ha rivolto a "Roberto Occhiuto e a Roberto Di Piazza che hanno dimostrato, con i loro successi, cosa può fare un centro destra a trazione liberale".

Silvio Berlusconi desidera che Forza Italia rafforzi ulteriormente la sua leadership, dove già ha un ruolo cardine: "Forza Italia è parte integrante del centrodestra, che anzi non potrebbe esistere senza di noi. Nell'ambito del centrodestra abbiamo però un ruolo ben distinto da quello dei nostri alleati della destra sovranista: un ruolo di centro liberale indispensabile per vincere e soprattutto per governare". Quindi , ha aggiunto: "Nessuno di noi immagina né di subire l'egemonia dei nostri alleati - che del resto non ce lo hanno mai chiesto - né, al contrario, di costruire alleanze diverse o alternative, fuori dal centro-destra, che non avrebbero alcuna prospettiva e che non sarebbero coerenti né con la nostra storia, né con le esigenze del Paese".

Per raggiungere questi obiettivi, il Cavaliere ha sottolineato: "Dobbiamo dedicare i prossimi mesi a riorganizzare Forza Italia sul territorio". Ciò sgnifica che la presenza azzurra "deve tornare ad essere capillare ed omogenea nelle 100 province e possibilmente negli 8000 Comuni italiani". Per questo motivo "dobbiamo prima di tutto essere uniti", ha ricordato Berlusconi ai suoi. Dopo mesi di riunioni in videoconferenza, il ritorno in presenza è servito al leader azzurro per serrare i ranghi del suo partito e dimostrare di avere il totale controllo. Non c'è spazio per i malumori in Forza Italia: questo è il messaggio che Silvio Berlusconi ha voluto mandare a tutti gli uomini e le donne del partito, ai quali ha chiesto di continuare a essere uniti.

"Del resto, non abbiamo problemi di linea politica di cui discutere davvero", ci ha tenuto a specificare il leader di Forza Italia.

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