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Il sindaco grillino ora fa marcia indietro sul convegno islamico

Il simbolo del Comune sull'iniziativa, poi la marcia indietro e le "scuse" accampate dal sindaco. Ma qualcosa non torna

Il sindaco grillino ora fa marcia indietro sul convegno islamico

Il sindaco grillino di Fabriano, Gabriele Santarelli, ora fa marcia indietro sul convegno dedicato all'islam che avrebbe dovuto svolgersi il prossimo 4 febbraio all’Hotel Janus, l'evento è sospeso. Santarelli ha inoltre aggiunto che il simbolo raffigurante l’attività istituzionale del Comune è stato utilizzato senza le dovute autorizzazioni.

Santarelli ha poi affermato: "Non è arrivata nessuna richiesta in Comune e ci stiamo muovendo con i nostri legali per capire come tutelarci da queste situazioni. Eravamo stati informati che c’era la volontà di organizzare un convegno per approfondire le varie realtà religiose presenti in città. L’idea non è dispiaciuta a nessuno. Abbiamo atteso la documentazione per sapere quali autorità sarebbero intervenute, ma nulla fin quando non abbiamo visto pubblicata la locandina".

Dura la risposta del Commissario Nazionale per la Lega Nord Marche, Paolo Arrigoni: "L'annullamento del convegno avrebbe potuto essere visto come un giusto ravvedimento da parte di Santarelli, peccato però che il Sindaco grillino si affanni a cercare scuse su formalità burocratiche quando non più tardi di due giorni fa difendeva la sua decisione citando goffamente altri eventi che nulla centravano con quello in discussione".

Le dichiarazioni di Santarelli destano perplessità: com'è possibile che nessuno della Giunta si fosse accorto del volantino bello e pronto, con simbolo del Comune di Fabriano e con tanto di parte conclusiva con invito a un "buffet internazionale" e contatti di riferimento? Perché mai il Sindaco ha difeso su Facebook l'iniziativa per poi dire successivamente che il Comune non sapeva del volantino?

Se poi la giunta ha atteso le dovute documentazioni per sapere "quali autorità sarebbero intervenute", per quale motivo il volantino era già bello che pronto? Per quale ragione poi nel volantino erano assenti altre realtà religiose al di fuori di quella islamica? Santarelli parla di “varie realtà religiose presenti in città” e a Fabriano sono presenti anche sikh, cattolici ed evangelici. Come mai non erano incluse?

Prendere un’iniziativa istituzionale così delicata e poi scaricare tutto con un "non sapevamo" significa non prendersi le proprie responsabilità e ciò non da certo un’immagine di credibilità. Se invece veramente la Giunta non era al corrente della faccenda, allora la cosa è ancor più grave perché significa che Santarelli e colleghi non hanno il controllo di ciò che avviene all’interno del Palazzo. Chiunque può prendere iniziative e porre lo stemma del Comune sul proprio volantino? Chi è il responsabile? La faccenda va dunque chiarita con la massima trasparenza.

Un altro aspetto che va poi approfondito è quello dei finanziamenti: con quali fondi è stato organizzato l’evento? Dal Comune? Dalla comunità islamica locale? Qual è la provenienza specifica del flusso finanziario? Se fosse stato organizzato tramite “offerte volontarie” dei fedeli musulmani locali sarebbe più che lodevole vista la pesantissima disoccupazione che caratterizza oramai da anni la zona di Fabriano. Se invece i fondi sono arrivati da organizzazioni islamiche estere allora la cosa diventa ben più complessa e delicata.

Santarelli, la sua Giunta e i rappresentanti della comunità islamica locale erano poi al corrente del fatto che tra gli invitati figurava anche l’ambasciatrice palestinese Mai al-Kaila che in un’occasione aveva definito l’organizzazione terrorista di Hamas “un gruppo di resistenza contro l’occupazione che rappresenta una parte della popolazione Palestinese” e i missili lanciati da Hamas alla cieca in territorio israeliano come “poveri, semplicemente costruiti nelle case e non recano tanto danno in confronto ai missili israeliani”? Sarebbe utile un chiarimento e una presa di posizione anche su questo.

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