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La sinistra cancella i rimpatri. Chi dice di essere gay resta

Sì all'emendamento che lascia in Italia chi può essere perseguitato. Insorge la Meloni: "Cancellati i confini"

La sinistra cancella i rimpatri. Chi dice di essere gay resta

L'ideologia della sinistra riempirà l'Italia di migranti che chiederanno di rimanere per motivi di orientamento sessuale. La nuova follia della maggioranza è passata ieri per la Commissione Affari Costituzionali, dove le deputate Pd Laura Boldrini e Barbara Pollastrini hanno presentato un emendamento, poi approvato, all'articolo 19, comma 1 del testo unico sull'immigrazione in cui al divieto di espulsione o respingimento di uno straniero «verso uno Stato in cui lo straniero possa essere oggetto di persecuzione per motivi» anche di sesso, hanno chiesto di aggiungere «orientamento sessuale, identità di genere».

Per loro un atto dovuto «perché gli omosessuali, le lesbiche e i transessuali sono persone che se rimandate indietro rischiano di finire in carcere o di essere condannate alla pena di morte». Il deputato leghista Gianni Tonelli è sceso sul piede di guerra: «Si tratta di una norma pleonastica e ridondante. Mi chiedo come una commissione di valutazione potrà verificare, visto che hanno specificato anche questo, se una persona ha o meno certi orientamenti sessuali. La sottoporranno a prova pratica? La verità è che questo significa voler mettere un bollino ideologico su tutto il provvedimento». E prosegue: «Questa mossa ha il pregio di mettere in luce la malefatta: porti aperti e chiunque potrà rimanere in Italia per qualsiasi motivo». Anche la leader di FdI, Giorgia Meloni, chiarisce: «Perché la sinistra, invece di continuare a nascondersi, non dichiara apertamente il suo obiettivo presentando un emendamento più chiaro: I confini italiani sono aboliti?». E il capogruppo di Fdi alla Camera Francesco Lollobrigida: «La sinistra favorisce l'invasione di clandestini».

Mentre in Senegal si fanno passi da gigante per bloccare l'emigrazione clandestina, con un primo arresto di un genitore che ha inviato il figlio in Europa affidandolo ai trafficanti, l'Italia fa di tutto per favorire la pratica dei flussi irregolari.

Con un emendamento, le deputate 5 stelle Elisa Tripodi e Angela Salafia hanno poi chiesto la modifica del dl Immigrazione al punto in cui si vietano il respingimento o l'espulsione di una persona verso uno Stato «a meno che esso non sia necessario per ragioni di sicurezza nazionale ovvero di ordine e sicurezza pubblica», aggiungendo «nonché di protezione della salute nel rispetto della Convenzione sullo statuto dei rifugiati e della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea».

E scoppia una nuova polemica. Tonelli chiarisce di aver chiesto di interpellare «il Dipartimento della Pubblica sicurezza» su questo punto. Cosa fatta subito dopo dal vice ministro Mauri, che ha confermato la positività del parere. Secondo gli interpellati «la tecnica legislativa con quella virgola e con quel nonché alla fine sarebbero sufficienti a scongiurare l'equivoco di dover subordinare quello che segue alla sicurezza nazionale e alle ragioni di ordine e sicurezza pubblica». L'emendamento è stato approvato. Il deputato leghista si dice «esterrefatto» e chiarisce: «Quella virgola e quel nonché sarebbero in grado di blindare una applicazione ideologica della norma all'interno di quelli che sono gli uffici giudiziari italiani ai quali si ricorrerà necessariamente in caso di opposizione ad altro»? Per Tonelli «è surreale, e questo come mette in luce la posizione ideologica. Il re è nudo, giù la maschera.

Avrebbero dovuto eliminare l'equivocità - prosegue - eliminando semplicemente la parola, il testo letterale e mantenendo la sostanza».

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