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La sinistra in estinzione dagli asinelli alle sardine

La sinistra in estinzione dagli asinelli alle sardine

Il vecchio tema della distinzione fra destra e sinistra è morto. Non fa ridere e non fa piangere.

La novità è che la sinistra, in tutto il mondo, è in estinzione: in Italia con lo spettacolo mesto delle sardine, in Spagna dove crolla a ripetizione; nel Regno Unito dove le zone operaie votano Boris Johnson, come l'elettore rosso umbro che vota centrodestra e fra poco vedremo in Emilia. In America, per capire l'impeachment di Donald Trump si deve pensare che è solo la manovra disperata di una sinistra dem alla canna del gas perché la novità è che mai l'economia americana è andata tanto forte, con la disoccupazione al 3,5, e mai la comunità afroamericana è stata così ricca, occupata, rispettata e felice. Il periodo di massima depressione l'ha avuta con Barak Obama, mentre oggi larghe fette dell'elettorato nero considerato riserva di caccia democratica torna alla casa repubblicana cui apparteneva dai tempi di Lincoln.

Le classi operaie da tempo pensano come ceto medio e sotto quelle, c'è un nuovo lumpen-proletariat nutrito dalla speranza dello sbafo di Stato che punta i piedi per non produrre ricchezza ma solo per consumarla. Quella è la nuova linea di confine: fra chi produce, e chi vuole consumare ricchezza altrui.

Su questa nuova polarizzazione è facile schierarsi perché non esistono più destre aristocratiche e reazionarie, ma popolari e il Partito democratico italiano purtroppo, non l'ha voluto capire e cammina verso il tramonto con una scatola di sardine in tasca.

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