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Sinistra in tilt sull'articolo 18

La sinistra prova a ripristinare l'articolo 18. Il Pd stoppa il blitz. Speranza: "Hanno gettato la maschera". Bersani: "Pietra tombale sul dialogo"

Sinistra in tilt sull'articolo 18

"È inequivocabile la scelta, ipocrita e poco coraggiosa, della maggioranza di rimandare in commissione, cioè di affossare, la legge della sinistra per ridare dignità ai lavoratori". In Aula alla Camera il segretario SI, Nicola Fratoianni, attacca a testa bassa. "Noi non ci arrendiamo e continueremo a starvi con il fiato sul collo". Il nuovo psicodramma sull'articolo 18 sancisce la fine di qualsiasi ossibilità di dialogo tra il Pd di Matteo Renzi e i cespugli della sinistra.

La proposta, che puntava al ripristino dell'articolo 18 dello Statuto dei lavoratori, quindi la reintegra in caso di licenziamento illegittimo cancellata dal Jobs act, era sostenuta da Mdp e Sinistra italiana-Possibile. Ma la relatrice, Titti Di Salvo (Pd), ha chiesto (e ottenuto con uno scarto di 26 voti) il rinvio in commissione Lavoro. "Teniamo aperta la porta del dialogo anche con i nostri colleghi della sinistra, la teniamo faticosamente aperta perché ci interessano i lavoratori - ha tuonato il presidente dei deputati dem Ettore Rosato, rivolgendosi in aula ai colleghi di Si-Mdp-Possibile - voi la chiudete e noi ci mettiamo la scarpa dentro per non chiuderla". Ma le sue parole non convincono la sinistra che attacca a muso duro. "Il Pd ha gettato la maschera", ha sancito Roberto Speranza dopo il voto.

"Si può fare un tagliando serio al Jobs act - ha messo in chiaro Andrea Orlando - escludo che si possa tornare all'articolo 18 come era prima, mentre una riflessione seria sui licenziamenti collettivi e sul disciplinare sarebbe utile, ma non in ossequio all'unità". Lo scontro di oggi rischia di sancire la fine definitiva delle trattative tra il Pd e la sinistra. "Speranza non si illuda di poter liquidare tutto con una questione di agenda - ha commentato il Guardasigilli a Porta a Porta - dobbiamo tenere aperta la porta per il dialogo".

Ma per Pier Luigi Bersani il rinvio di oggi è la pietra tombale sul dialogo con il Pd: "Certamente questo atto di oggi mette il suggello a mesi di schiaffi a tutte le cose che abbiamo cercato di portare avanti".

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