Siria, Salvini: "Grilletto facile aiuta terroristi", Berlusconi: "Ora serve un governo"

La reazione della politica italiana all'attacco in Siria. Salvini: "Il grilletto facile aiuta i terroristi". Berlusconi: "In certe occasion meglio non dire nulla, ora si acceleri sul governo di centrodestra"

Siria, Salvini: "Grilletto facile aiuta terroristi", Berlusconi: "Ora serve un governo"

A poche ore dai raid lanciati da Usa, Gran Bretagna e Francia in Siria, arriva la ferma condanna da parte di Matteo Salvini.

"Stanno ancora cercando le 'armi chimiche' di Saddam, stiamo ancora pagando per la folle guerra in Libia, e qualcuno con il grilletto facile insiste 'coi missili intelligenti', aiutando peraltro i terroristi islamici quasi sconfitti. Pazzesco, fermatevi", ha twittato il leader della Lega aggiungendo gli hasthag: #Siria, #stopwar e #stopIsis".

"Attacchi di questo genere dovrebbero essere decisi dalle Nazioni Unite", dice Silvio Berlusconi, "Si tratta di un attacco su obiettivi precisi contro siti legati alla produzione di armi chimiche che traduce il principio internazionale di condanna di queste armi. Trump ha voluto avere al suo fianco la Francia e il Regno Unito e questo vuol dire che dovremmo con sollecitudine avere un nostro governo: questa crisi deve accelerare la sua formazione". "In queste situazioni è meglio non pensare e non dire nulla", spiega poi il Cav parlando delle parole di Salvini. Ma si augura che la crisi non porti a un governo di tutti. "Spero di no, credo che si debba ripartire dal centrodestra che è la coalizione che ha vinto le elezioni. Serve un governo forte e autorevole perché oggi purtroppo siamo arrivati ad una situazione in cui abbiamo un governo che non conta niente".

Liberi e Uguali chiede di "fermare subito i bombardamenti per bloccare l'escalation di guerra", mentre Luigi Di Maio, si dice "preoccupato" per la sitazione e chiede di "accelerare con urgenza il lavoro della diplomazia, incrementando i canali di assistenza umanitaria".

Ma precisa: "Restiamo al fianco dei nostri alleati, soprattutto perché in questa fase delicatissima credo che l'Ue debba avere la forza di farsi vedere compatta e unita, anche nell'invitare le Nazioni Unite a compiere ispezioni sul terreno in Siria affinchè si accertino le responsabilità sull'uso di armi chimiche da parte di Assad. Su questo aspetto, in particolare, mi auguro che anche il Consiglio di Sicurezza dell'Onu si mostri coeso".

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