Guerra in Ucraina

Slovacchia, svolta filo russa. Il (terzo) ritorno di Fico: "Ora basta armi all'Ucraina"

"Con l'Unione Sovietica per sempre" è il motto da cui si comprende che faccia avrà la politica estera di Robert Fico, vincitore delle elezioni in Slovacchia

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«Con l'Unione Sovietica per sempre» è il motto da cui si comprende che faccia avrà la politica estera di Robert Fico, vincitore delle elezioni in Slovacchia con il suo partito Smer-Sd e, di fatto, nuovo dossier sensibile sul tavolo di Nato e Ue. Con oltre il 23% dei voti ha relegato al secondo posto il vice presidente del Parlamento europeo, Michal Simecka, con il partito Slovacchia progressista ma soprattutto ha messo nero su bianco quali saranno le sue priorità: stop all'invio di aiuti all'Ucraina, come i Mig-29 inviati da Bratislava a Kiev, apertura immediata di negoziati pace con la Russia, contrarietà all'arresto del presidente russo Vladimir Putin, contro il quale la Corte penale internazionale ha emesso un mandato di arresto, se mai visiterà il suo Paese. «E con noi Kiev mai nella Nato», ha detto.

Al terzo posto si è posizionato il partito di centrosinistra Hlas, guidato da Peter Pellegrini, ex membro dello Smer-Sd ed ex premier, con il 14,7% dei consensi, con una posizione chiave perché ambito da entrambi i poli, mentre il Partito Nazionale Slovacco, ultranazionalista e filorusso, ha ottenuto il 5,6%. Fuori dal Parlamento il movimento neonazista Republika che non ha superato la soglia di sbarramento del 5%.

Nel celebrare la vittoria elettorale Fico, già premier due volte in passato, ha dato un saggio del suo programma di governo: in primis farà tutto il possibile per avviare i negoziati di pace in Ucraina, certo che la Slovacchia abbia «problemi più grandi dell'Ucraina». Ha aggiunto che Kiev è un'enorme tragedia per tutti e ha chiesto colloqui di pace poiché «ulteriori omicidi non aiuteranno nessuno». Elemento che si lega ai sondaggi interni, secondo cui circa la metà degli slovacchi sostiene la Russia nella guerra in Ucraina. In secondo luogo, nella sua esternazione «siamo qui, siamo pronti, abbiamo imparato qualcosa, abbiamo più esperienza, sappiamo esattamente cosa dovrebbe fare il governo», più di qualcuno legge un messaggio rivolto alle istituzioni di Bruxelles e alle politiche dell'Alleanza atlantica. Fico ha «orbanamente» chiesto migliori relazioni con la Russia, sottolineando che il focus della politica estera della Slovacchia non cambierà poiché «siamo naturalmente membri dell'Ue, ciò ovviamente non significa che non posso criticare cose nell'Ue che non mi piacciono». Certo è che la sua vittoria potrebbe mettere a dura prova la fragile unità dell'Unione Europea.

Il 59enne Fico ha anche annunciato di voler riformare il sistema giudiziario slovacco, che negli ultimi anni ha lavorato all'indagine di corruzione che ha toccato il suo precedente governo e ha caratterizzato l'intera campagna elettorale promettendo di allineare la politica estera del suo paese a quella della vicina Ungheria.

Prova a reagire alla sconfitta il liberale Michal Simecsa, annunciando che impedirà a Fico di governare, nell'ottica di una possibile coalizione anti populisti, coinvolgendo Hlas che «avrà un ruolo decisivo nella formazione del nuovo governo». Ma proprio Hlas è dato come quasi certo partner di Fico in virtù dei suoi 27 seggi che, sommati ai 42 di Smer e ai 10 dei nazionalisti, consentirebbero all'ex premier di raggiungere 79 seggi su 150 e quindi la maggioranza in Aula. Pellegrini è diventato premier nel 2018 dopo le dimissioni di Fico, caduto dopo la sollevazione popolare a seguito dell'omicidio del giornalista investigativo Jan Kuciak e della sua fidanzata, Martina Kusnirova.

Tra i primi a congratularsi con Fico i leader al governo in Serbia e Ungheria. Aleksandar Vucic ha twittato: «Auguri affettuosi a Robert Fico per il successo nelle elezioni parlamentari nel Paese amico della Slovacchia. Sono convinto che in futuro rafforzeremo la collaborazione tra i nostri due Paesi, e lavoreremo insieme per il consolidamento della partnership in questi tempi di sfide». Viktor Orbán invece ha scritto: «Indovina chi è tornato! Congratulazioni a Robert Fico per la sua indiscutibile vittoria alle elezioni parlamentari slovacche. È sempre bello lavorare insieme a un patriota.

Non vedo l'ora!».

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