La smentita conferma: Salvini rinvia il congresso

La Lega replica alla notizia del "Giornale", ma tace sulla modifica dello Statuto che salva il leader

La smentita conferma: Salvini rinvia il congresso

Roma - La regola d'oro dice che «una smentita una notizia data due volte». Soprattutto quando si limita ad occuparsi dei dettagli, trascurando la sostanza della notizia. Che ieri, nell'articolo pubblicato dal Giornale, era l'intenzione di Matteo Salvini di correggere in corsa lo statuto della Lega Nord - che agli articoli 12, 13 e 15 individua in «tre anni» la durata in carica del Consiglio federale e del segretario federale - così da rinviare a tempi migliori il congresso che dovrebbe tenersi a dicembre (Salvini fu eletto il 15 dicembre 2013). La ragione di tale scelta sta nel momento di estrema debolezza del leader del Carroccio dopo la batosta rimediata alle amministrative e della guerra interna alla Lega in corso tra il segretario e Roberto Maroni da una parte e - per ragioni diverse - Roberto Calderoli dall'altra. Con Luca Zaia gli attriti sono limitati al minimo per la semplice ragione che il governatore del Veneto tende ad occuparsi delle cose di casa sua.

Questo il succo - e la titolazione - dell'articolo di ieri. Che la Lega ha smentito per bocca dei due vicesegretari, Giancarlo Giorgetti e Lorenzo Fontana. «A qualche disinformato - si legge in una nota congiunta - ricordiamo che Pontida è fissata da mesi dal 16 al 18 settembre, che congressi si faranno a tempo debito, che le elezioni ci dicono che abbiamo aumentato i sindaci da 60 a 99 e che i Giovani padani continueranno a fare il lavoro che svolgono. Altre cose sono solo ricostruzioni fantasiose e prive di fondamento». Insomma, proprio come teorizzava Giulio Andreotti, «una notizia data due volte».

Nel pezzo scrivevamo che «questa estate per la prima volta non si terrà Pontida». E, infatti, è stata posticipata a settembre, cosa mai accaduta nelle precedenti 29 edizioni quando - tranne nel 2004 quando fu annullata a causa della malattia di Umberto Bossi - si è sempre tenuta prima dell'estate. Ma questa volta, al di là del risibile conteggio sui sindaci, la batosta elettorale è stata pesante: a Milano la Lega (11,7%) ha preso poco più della metà di un partito non certo in forma come Forza Italia (20,2%) e la vocazione nazionale di Noi con Salvini è stata ammazzata sul nascere dal gigantesco flop di Roma (2,7%). Comprensibile, insomma, che Salvini abbia preferito rinviare Pontida a tempi migliori.

La vera notizia - quella data due volte - è la volontà di modificare lo statuto per posticipare surrettiziamente il congresso, quello dello scontro tra Salvini, Maroni e Calderoli e l'insofferenza in via Bellerio

verso lo spin doctor di Salvini, Luca Morisi, nel mirino per il suo contratto di consulenza da 240mila euro l'anno e per alcuni appalti senza gara avuti dalla regione Lombardia. Tutte cose che infatti non vengono smentite.MM

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