La baby-gang della bestemmia. Giovani (certamente), carini (forse), e inclini al turpiloquio. E guai a rimproverarli: menano. Lo ha scoperto a sue spese una donna che a Grugliasco, nell'hinterland torinese, si è imbattuta in essi nel centro commerciale Le Gru. L'episodio è avvenuto lo scorso ottobre ma solo ieri è stato reso noto dai Carabinieri, che hanno diffuso il bilancio di una serie di operazioni contro la criminalità minorile che trova nel centro commerciale alle porte del capoluogo uno dei suoi scenari preferiti.
La donna era con il figlio nel parcheggio multipiano della «shopville» dopo aver fatto la spesa, e avvicinandosi alla propria auto ha ascoltato un gruppo di quattro studenti tra i 15 e i 17 anni che stavano parlando a voce alta con tono irridente e un linguaggio scurrile e particolarmente incline alla bestemmia. La giovane mamma, infastidita e preoccupata che il figlio ascoltasse quel cumulo di sconcezze, si è rivolta ai ragazzi chiedendo loro di farla finita. Non sappiamo quale tono abbia usato la donna - forse pedante, di certo insopportabile agli occhi dei ragazzi - ma probabilmente chiunque avesse rimproverato quella combriccola resa spavalda dalle dinamiche di gruppo, e in qualunque modo lo avesse fatto, non l'avrebbe passata liscia. Non l'ha fatto comunque la donna, che è stata dapprima sbeffeggiata e poi spintonata e picchiata con calci e pugni dal branco, davanti al bambino impaurito e a una folla di testimoni sbigottiti ma che si sono ben guardati dall'intervenire. I quattro giovani sono stati identificati e denunciati dai carabinieri per lesioni aggravate in concorso. Attendiamo adesso con ansia che si metta in moto la macchina del giustificazionismo genitoriale, così efficiente di solito nel nostro Paese incline al familismo amorale. Il «ma sono bravi ragazzi» risuona già nelle nostre orecchie ed è forse peggio della bestemmia.
Il centro commerciale Le Gru, uno dei più importanti del Torinese, è peraltro tradizionale luogo di «pascolo» dei giovani della zona. Le forze dell'ordine vi svolgono periodiche operazioni di controllo e repressione, visto che la noia «esistenziale» degli adolescenti e l'alianazione spersonalizzante tipica di questi «non-luoghi» sembra favorire comportamenti borderline quando non proprio illegali. Negli ultimi mesi i giovani denunciati sono già nove: oltre ai quattro bestemmiatori maneschi si contano un diciassettenne denunciato perché trovato in possesso di una pistola scacciacani priva del relativo tappo rosso, e di un coltello a serramanico; e quattro studentesse di 14 anni finite nei guai perché sorprese a rubare della merce in un negozio: per loro denuncia per furto aggravato in concorso.
A questa contabilità vanno aggiunti sette minori segnalati alla Prefettura perassunzione di sostanze stupefacenti: il cane antidroga dei caraninieri, di nome Quark, gli ha infatti trovato addosso delle dosi di marijuana.AnCu
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