
Si scaldano i motori della flotta pro Pal pronta a salpare domenica da vari porti del Mediterraneo tra cui quelli italiani per dar vita alla "più grande missione marittima civile mai tentata verso Gaza" coinvolgendo attivisti in 44 paesi e decine di imbarcazioni. L'obiettivo della Global Sumud Flotilla (nata dall'unione di tre iniziative, la Freedom Flotilla Coalition, il Movimento Globale per Gaza e il Maghreb Sumud Convoy) è ambizioso: "rompere l'assedio di Gaza" con decine di navi che partiranno alla volta della striscia per portare il proprio sostegno e aiuti umanitari.
A bordo delle imbarcazioni, si legge sui canali social del progetto, medici, avvocati, giornalisti, artisti e attivisti e "non solo aiuti" ma una "presenza civile internazionale per denunciare crimini e testimoniare resistenza con la richiesta di stop all'assedio, stop alla fame usata come arma, stop alla disumanizzazione, stop al genocidio". Tra i porti italiani da cui salperanno le navi c'è quello di Genova con gli attivisti dell'organizzazione umanitaria Music for Peace e il Calp, il collettivo degli autonomi del porto.
Oltre ai militanti della Flotilla si è attivato il soccorso rosso con una massiccia mobilitazione di intellettuali (o presunti tali), giornalisti, storici, attivisti e personaggi dello spettacolo in prima linea (a parole) per sostenere l'iniziativa. Così, man mano che si avvicina la partenza, la ciurma dell'armiamoci e partite si arricchisce di nuovi testimonial. Tra le prime voci a sostegno della Global Flotilla c'è stata quella di Zerocalcare che ha sottolineato la necessità di supportare un'iniziativa in aiuto di "due milioni di persone sottoposte a due anni di assedio genocidario". Sui canali social del "Global Movement To Gaza Italia" compaiono varie voci tra cui quella di Patrick Zaki che in un video (registrato in italiano) esprime il proprio sostegno all'iniziativa. Un video di sostegno è arrivato anche dagli attori Giovanni Storti, Marco Bocci e Alessandro Gassmann, così come dai cantanti Shade e Francamente.
Anche lo storico Alessandro Barbero si è schierato a sostegno dell'iniziativa spiegando che "Sumud è una parola araba che indica la capacità di resistere, la forza di tener duro di fronte alle avversità" e "Sumud è il nome della flottiglia creata da una coalizione di attivisti che salperanno da Barcellona a Tunisi con decine di imbarcazioni che già stanno arrivando nel Mediterraneo".
Oltre a Fiorella Mannoia non poteva mancare Tomaso Montanari secondo cui "a Gaza è in corso un genocidio con la complicità dell'Occidente e dell'Italia che trova paragoni con la Shoah".
Come ogni iniziativa pro Pal che si rispetti, spiccano i politici pronti a cavalcare il progetto a partire da Marco Grimaldi di Avs o Luigi De Magistris. In realtà l'iniziativa di una missione umanitaria via nave verso Gaza non è nuova e già a giugno da Catania era salpata un'imbarcazione della Freedom Flottilla, sostenuta dagli attori Susan Sarandon e Liam Cunningham, con a bordo Greta Thunberg.
L'esito scontato della missione è stato quello di essere intercettata dalla marina israeliana essendo Gaza una zona di guerra e, il rischio di ripetere un epilogo analogo ma con un numero di navi più ampio, è che possano avvenire incidenti con tutte le conseguenze del caso.
Intanto domenica nella chiesa dei Santi Pietro e Paolo del borgo di Capocastello a Mercogliano, il parroco don Vitaliano Della Sala ha celebrato la messa esponendo sull'altare la bandiera della Palestina. Un gesto a suo dire privo di connotazioni politiche e pensato solo come messaggio di vicinanza alle vittime della guerra.
"Non è la bandiera di Hamas o del terrorismo - ha spiegato il sacerdote - ma quella di un popolo che da decenni cerca la propria indipendenza" invitando i fedeli alla preghiera per tutte le popolazioni colpite dalla guerra. Alle cronache non si ricorda però una simile iniziativa di Don Vitaliano con la bandiera di Israele dopo il 7 ottobre.