"La società è integerrima". Curva Nord senza striscioni

Marotta: "Il club non ha niente da temere". La protesta della tifoseria

"La società è integerrima". Curva Nord senza striscioni
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Una notte low profile. Dopo i botti di lunedì meglio abbassare i toni. Per tutti. Già la partita non è di quelle che scaldano gli animi, non si parla nemmeno del solito «tutto esaurito» nonostante la musichetta della Champions. Non ci sono nemmeno i tifosi della Stella Rossa con cui scambiare qualche gentile insulto, perché loro sono addirittura peggio e sono stati «daspati» in gruppo da San Siro per i due confronti con Inter e Milan. Eppure un centinaio di ultrà serbi è venuto fino a Milano solo per incitare la squadra fuori dall'albergo. Che abbiano i soldi da buttare?

D'altra parte il ricordo di un Italia-Serbia di qualche anno fa con Genova messa a ferro e fuoco consiglia la giusta prudenza nel maneggiare certe tifoserie...

Meglio pensare ai nostri di ultrà, che tornano allo stadio senza guide spirituali e devono rivedere le linee di comando del tifo organizzato. La scelta dei nuovi capi è quella di lasciare a casa qualsiasi striscione, nessuna provocazione: l'incipit del coro curvaiolo è sentimentale «Noi abbiamo l'Inter nel cuore», seguito da un più stentoreo «Vincere». Poi tutti tranquilli: qualche fischio più potente all'annuncio della formazione belgradese riservato all'ex rossonero Rade Krunic, ma d'altra parte un nemico bisogna pur trovarlo.

Low profile che dalla curva scende anche in tribuna dove il presidente Marotta tranquillizza tutti: «Dai tifosi a noi stessi: come i magistrati hanno dichiarato nel corso della conferenza stampa noi siamo parte lesa, per cui non abbiamo proprio nulla di cui temere. Nello stesso tempo abbiamo garantito la massima collaborazione alla magistratura e chiaramente siamo a totale disposizione, lo eravamo prima e lo siamo maggiormente oggi, attraverso i nostri legali saremo sempre presenti.

Devo dire che l'Inter è una società integerrima che agisce sempre in modo trasparente e oltre tutto ha una struttura e una direzione di sicurezza che è affidata a un ex funzionario dell'ordine pubblico, che applica dei protocolli molto rigidi, dei regolamenti molto stringenti. Però spesso ci sono fenomeni che sono fuori dal perimetro istituzionale e aziendale». Palla in corner. Anzi, in curva.

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