Magistratura

Il sollievo del Cav: "Ho dovuto subire fango e sofferenze. Fortunato ad avere toghe imparziali"

È da poco passato mezzogiorno quando arriva la notizia tanto attesa: assolto. Per l'ennesima volta dopo un lungo, lunghissimo calvario giudiziario

Il sollievo del Cav: "Ho dovuto subire fango e sofferenze. Fortunato ad avere toghe imparziali"

È da poco passato mezzogiorno quando arriva la notizia tanto attesa: assolto. Per l'ennesima volta dopo un lungo, lunghissimo calvario giudiziario. Sivlio Berlusconi è stato assolto al Tribunale di Milano dall'accusa di corruzione in atti giudiziari al processo Ruby ter.

«Sono stato finalmente assolto - sono le sue prime parole consegnate ai profili social del leader azzurro - dopo più di undici anni di sofferenze, di fango e di danni politici incalcolabili perché ho avuto la fortuna di essere giudicato da magistrati che hanno saputo mantenersi indipendenti, imparziali e corretti di fronte alle accuse infondate che mi erano state rivolte».

Un'assoluzione che pone fine a un lungo periodo di preoccupazioni, vissute anche dalla famiglia. E ieri non sono mancate le reazioni di amici, colleghi, e appunto dei figli. Con un misto di amarezza e giubilo. «Certo - commenta la figlia Marina - la soddisfazione è grandissima, e il fatto che la giustizia riconosca finalmente la verità è importante, ma è una vittoria che ha avuto un prezzo troppo alto».

Ristabilire la giustizia e restituire al politico e imprenditore di successo il suo onore non sono percorsi che sempre vanno insieme. «Mio padre è l'uomo più perseguitato del mondo, con 86 processi e più di 4000 udienze - sottolinea la figlia Barbara -. Quest'ultimo è stato un processo surreale, che nemmeno doveva cominciare». Per Barbara Berlusconi quello che si è appena concluso è uno «strascico» del primo processo Ruby. «Nel quale - spiega - mio padre era già stato assolto con formula piena. Il tribunale oggi afferma che il fatto addirittura non sussiste». Spesso, ricorda ancora la figlia, non si tiene conto che in situazioni limite come questa a essere compromessa è anche la salute dell'interessato. «Da figlia provo una doppia amarezza - dice Barbara -: oltre al danno di immagine, non tutti comprendono come i processi colpiscano l'animo, ma soprattutto la salute della persona indagata. Non meno pesanti poi sono le sofferenze per la famiglia di chi è ingiustamente oggetto di indagine, per non parlare dei costi economici di processi come questo che ricadono sulle tasche dei contribuenti non certo dei giudici».

Sia a Montecitorio che a Palazzo Madama la notizia ha raccolto gli applausi dei parlamentari, non solo azzurri. «Una bellissima notizia - commenta il ministro degli Esteri e coordinatore nazionale di Forza Italia, Antonio Tajani -. Nessuno di noi dubitava della sua innocenza. È stata tutta una montatura nei suoi confronti, lo dimostra l'assoluzione perché il fatto non sussiste». «Questo processo non doveva neanche cominciare - gli fa eco la capogruppo azzurra al Senato, Licia Ronzulli -. Dopo undici anni di processo, centinaia di udienze, milioni di euro spesi a carico dei cittadini, il presidente esce a testa alta dall'ennesima gogna mediatica, giudiziaria e politica, imbastita nei suoi confronti». Berlusconi ha ricevuto tra le altre, anche la telefonata di Matteo Renzi. Il leader di Italia viva si è congratulato con il presidente azzurro per l'assoluzione e l'uscita dal calvario giudiziario.

Da Palazzo Chigi è poi arrivato alle agenzie di stampa una dichiarazione della premier che considera l'assoluzione di Berlusconi «un'ottima notizia che mette fine a una lunga vicenda giudiziaria che ha avuto importanti riflessi anche nella vita politica e istituzionale italiana». «Rivolgo al presidente Berlusconi a nome mio e del Governo - afferma Giorgia Meloni - un saluto affettuoso». Anche il leader della Lega esulta. «Felice per l'assoluzione di Silvio dopo anni di sofferenza, insulti e inutili polemiche», commenta il ministro Matteo Salvini.

«L'ennesima assoluzione di Silvio Berlusconi - commenta la ministra per le Riforme istituzionali, Elisabetta Casellati - non ripara i danni che anni di calunnie e insulti hanno arrecato a uno dei più grandi protagonisti della storia italiana moderna».

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