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Boom di Forza Italia al 9,8%. Il M5S crolla al 12%, Di Maio parte dal 2,3%

Grande balzo del partito azzurro: ora il 10% è a un passo. Il centrodestra unito asfalta i giallorossi. Si mette male per Letta e Conte: cosa dicono gli ultimi numeri

Boom di Forza Italia al 9,8%. Il M5S crolla al 12%, Di Maio parte dal 2,3%

Gli ultimi sondaggi premiano Forza Italia, che continua a incrementare consensi in seguito al ritorno in campo di Silvio Berlusconi. Si mette male invece per Enrico Letta e Giuseppe Conte, che sognano di unirsi contro il centrodestra ma da soli non hanno numeri sufficienti per portare a casa una vittoria. Il Movimento 5 Stelle esce ridimensionato dopo la scissione innescata da Luigi Di Maio, che dal suo canto può partire da una modesta base.

Il sondaggio

Stando a quanto emerso dalla rilevazione di Ipsos per il Corriere della Sera, la prima forza politica del Paese è il Partito democratico: i dem sono in calo dello 0,2% rispetto al 25 maggio, ma comunque possono vantare il 20,8%. Poco più in basso Fratelli d'Italia, che nel giro di un mese perde l'1% e scende al 20%. Completa il podio la Lega: anche il Carroccio deve fare i conti con una variazione negativa, seppur leggera, che dal 15,1% lo fa passare al 15%.

Il Movimento 5 Stelle ormai è a pezzi: l'elettorato non gradisce il sostegno al governo Draghi e accusa il colpo della fuga dei "dimaiani". Il risultato? Un'emorragia di voti: il M5S cala dell'1,6% e si attesta al 12,6%. Il sorpasso non è affatto impossibile per Forza Italia, che in poche settimane si rende protagonista di un grande balzo in avanti: gli azzurri crescono dell'1,5% e vengono accreditati al 9,8%. La soglia del 10% è a un passo.

Concludono la graduatoria le forze con minore consensi: Italexit di Gianluigi Paragone (4%, -0,5%), Azione di Carlo Calenda e +Europa (3,8%, +0,5%), Europa Verde e i Verdi (2,4%, -0,3%), Insieme per il futuro di Luigi Di Maio (2,3%), Italia Viva di Matteo Renzi (2%, -0,2%), Sinistra italiana (1,8%, in calo dello 0,3%) e Articolo 1 - Mdp (stabile all'1,2%). Il peso delle altre liste ammonta al 4,8%. La quota di chi si astiene o si dice indeciso è del 42,5%, in aumento dell'1,5% rispetto all'ultima rilevazione.

Centrodestra in vantaggio

Il centrodestra resta la coalizione verso cui gli italiani nutrono maggiore fiducia: Forza Italia, Fratelli d'Italia e Lega uniti partono da una base del 44,8%, a cui andrebbero aggiunte le preferenze per le altre forze politiche della coalizione. Cosa ben diversa per Partito democratico e Movimento 5 Stelle, che sommati non vanno oltre il 32,9%.

La distanza dal centrodestra resta notevole anche aprendo a Sinistra italiana, Articolo 1 e ai Verdi (38,3%). Letta per sperare nella vittoria incrocia le dita per il campo largo che comprende tutte le forze politiche "progressiste" (incluso Insieme per il futuro): in tal caso il 46,4% prevale sui tre partiti principali del centrodestra, ma i veti incrociati di Calenda e Renzi verso i 5 Stelle rendono difficile immaginare un calderone di partiti sotto un unico cappello.

Il gradimento nei leader

Interessanti i dati riguardo il gradimento nei leader di partito. Guida la graduatoria Giorgia Meloni (35, -1), seguita da Giuseppe Conte (che passa dal 55 dello scorso anno al 31 attuale) e da Roberto Speranza (invariato al 31 rispetto a maggio). Ci sono poi Enrico Letta (28, +2), Silvio Berlusconi (stabile al 27), Emma Bonino (26) e Matteo Salvini (25, in aumento di un punto).

Tra gli altri figurano Luigi Di Maio (24), Carlo Calenda (24, +2) e Matteo Renzi (14, -1).

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