Politica

Sondaggi, la Lega si conferma primo partito e stacca di 5 punti il Pd

Il partito guidato da Salvini è al 27,2%, mentre i dem sono al 22%. È quanto emerge da un sondaggio Ixè per Rai-Cartabianca

Sondaggi, la Lega si conferma primo partito e stacca di 5 punti il Pd

La Lega si conferma il primo partito nelle intenzioni di voto anche se in leggero calo, attestandosi al 27,2%. Il partito guidato da Matteo Salvini stacca di 5 punti il Partito democratico, che raggiunge il 22%. È quanto emerge da un sondaggio Ixè per Rai-Cartabianca.

Per quanto riguarda gli altri partiti, il Movimento 5 Stelle rimane al terzo posto con il 15,7%. Subito dietro si trova Fratelli d’Italia al 13,4%. La formazione di Giorgia Meloni ha subito una leggerissima diminuzione rispetto alla scorsa settimana. Forza Italia è cresciuta al 6,2%, mentre Italia Viva è scesa al 2,8%, la stessa percentuale registrata da La Sinistra.

Fiducia nei leader politici

Tra i leader politici, il premier Giuseppe Conte è al primo posto nel grado di fiducia degli italiani con il 40%. Sul gradino successivo c’è Meloni al 33% e immediatamente dietro Salvini al 31%. Il segretario dei democratici Nicola Zingaretti è al quarto posto con il 28%, mentre il ministro degli Esteri Luigi Di Maio è al 22%. Il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi raggiunge il 18% e quello di Italia Viva Matteo Renzi si attesta al 12%.

Coronavirus

Il 66% degli intervistato giudica “abbastanza adeguata” la risposta sanitaria al coronavirus da parte del governo, mentre il 16% la considera “abbastanza inadeguata”. L'11% la ritiene "completamente adeguata" e il 4% "completamente inadeguata". Sul grado di preoccupazione rispetto all’epidemia, solo il 14% si dice seriamente preoccupato e il 49% esprime una preoccupazione moderata. È poco preoccupato il 22% e per nulla il 15%.

La gran parte del campione (68%) ritiene giuste le misure decise dalle Regioni del nord Italia e dal governo, come la chiusura delle scuole e luoghi pubblici, l'annullamento di manifestazioni ed eventi. Il 18% crede siano eccessive, il 10% troppo deboli e il 4% non ha saputo rispondere. Secondo il 59% degli intervistati tra gli italiani prevale un "eccessivo allarmismo", per il 29% c'è la "corretta percezione del problema" e per il 10% "una sottovalutazione del pericolo". Il restante 2% non si è espresso.

Si rafforza il pensiero che questa situazione avrà gravi ripercussioni economiche (64%). Per il 28% le conseguenze saranno moderate e solo per il 5% trascurabili.

Infine, il 62% degli intervistati giudica adeguate le informazioni ricevute sul coronavirus, mentre il 34% le ritiene insufficienti.

Commenti