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"I nostri soldi per un sondaggio": Conte e Casalino nella bufera

Il Fatto quotidiano rivela di un sondaggio commissionato dalla presidenza del Consiglio su Conte e gli altri leader: Michele Anzaldi grida allo scandalo

"I nostri soldi per un sondaggio": Conte e Casalino nella bufera

In questo periodo di crisi di governo che sembra non avere fine e che potrebbe aprire allo scenario delle elezioni anticipate, i sondaggi sul gradimento dei leader e dei partiti politici sono all'ordine del giorno. Li commissionano i media, ma anche gli stessi partiti politici, per avere il polso della percezione degli italiani della politica. Ma tra tutti i sondaggi che in questi giorni hanno invaso giornali, programmi televisivi e siti internet, uno è stato più di altri al centro della polemica, non per i suoi contenuti ma per il committente. Il Fatto quotidiano in edicola oggi ha svelato che "secondo un sondaggio commissionato dalla Presidenza del Consiglio a Ipsos, tra il premier dimissionario e il leader di Iv non c'è partita: il gradimento di Conte è al 58%, seguito dal ministrodella Sanità Roberto Speranza (39%) e Giorgia Meloni (33%), mentre Renzi è fanalino di coda tra ileader politici". Al di là del risultato, a saltare all'occhio è il fatto che Giuseppe Conte e Rocco Casalino abbiano commissionato un sondaggio.

Se quanto riportato dal Fatto quotidiano dovesse trovare un riscontro, sarebbe quanto meno ardito da parte del premier dimissionario commissionare un sondaggio di paragone con i leader politici, soprattutto perché si tratterebbe di una spesa effettuata con i soldi pubblici, visto che il committente sarebbe la presidenza del Consiglio. A sollevare la questione è stato Michele Anzaldi, deputato di Italia viva ma anche segretario della Vigilanza Rai: "Se fosse confermato quanto scrive Il Fatto Quotidiano, ovvero che la presidenza del Consiglio ha commissionato e pagato un sondaggio sul gradimento di Conte e il confronto con i leader dei partiti, saremmo di fronte ad un gravissimo abuso che sconfina nel danno erariale". La sua nota colpisce dritto al punto e rivela l'intenzione del deputato di andare fino in fondo in questa vicenda.

"A che titolo Palazzo Chigi spende i soldi dei cittadini per testare il gradimento personale di Conte come leader politico? A che titolo Palazzo Chigi, a maggior ragione in piena crisi di governo da oltre due settimane e con il presidente del Consiglio dimissionario, rileva il consenso dei singoli partiti?", prosegue Michele Anzaldi. Il Fatto quotidiano, con un goffo tentativo di tirare la volata a Conte, potrebbe aver involontariamente rivelato un presunto abuso da parte di Palazzo Chigi, sul quale Michele Anzaldi non vuole sconti: "Mai nella storia della presidenza del Consiglio si era assistito ad un tale uso personalistico di risorse pubbliche, è urgente che se ne occupino il presidente dell’Anac Busia e la Corte dei Conti, presenterò un esposto".

In chiusura, Anzaldi tuona: "La presidenza del Consiglio, però, non può commissionare sondaggi politici e partitici ma solo sull’attività di governo.

Qualcuno ora ne risponderà". Ci saranno smentite o rettifiche da parte di Palazzo Chigi?

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