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Sondaggio, Lega prima in solitaria e centrodestra al 49%. Giù M5s e Pd

Secondo l'ultima rilevazione condotta da Emg Acqua per Agorà, Carroccio al 32%, Pd al 19,3 e 5s al 15,7. Tutti i numeri

Sondaggio, Lega prima in solitaria e centrodestra al 49%. Giù M5s e Pd

La tendenza è ormai chiara: il centrodestra, qualora si presentasse unito in coalizione alle prossime elezioni politiche, sarebbe imbattibile. Già, perché ad oggi – secondo l'ultimo sondaggio realizzato da Emg Acqua per Agorà, su Rai Tre – Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia mettono insieme il 49,1% delle intenzioni di voto degli italiani.

Ecco, allora, tutti i numeri. Il Carroccio di Matteo Salvini perde mezzo punto percentuale, ma con il 32% si mantiene saldamente il primo partito, distanziando – di molto – il Partito Democratico. I dem di Nicola Zingaretti & Co., infatti, si fermano sotto il 20%, attestandosi al 19,3% dei consensi (-0,2% rispetto la scorsa settimana).

Il terzo gradino del podio è occupato dal Movimento 5 Stelle, che negli ultimi sette giorni perde lo 0,6% e crolla al 15,7%. La crisi è nera e profonda. Per non dire profondissima.

Alle spalle dei pentastellati, si fa largo e chiede sempre più spazio Fratelli d'Italia. La formazione politica di Giorgia Meloni continua a crescere (+0,3%) e sale fino al 10,4% delle preferenze. Alle spalle di FdI, ecco Forza Italia. Gli azzurri capitanati da Silvio Berlusconi ora come ora sono dati al 6,7% dei fanta-voti.

Ancora male, invece, Italia Viva. Il neo partito di Matteo Renzi non riesce a spiccare il volo e Iv si ferma al 5,2%, mantenendosi così ben lontana da quella doppia cifra tanto agognata dai renziani.

Dunque, ecco Azione di Carlo Calenda: il partito guadagna lo 0,2%, ma non va oltre il 2%. Stesso volume elettorale anche per +Europa di Emma Bonino, mentre La Sinistra si ferma all'1,9% ed Europa Verde all’1,5%. Cambiamo! di Giovanni Toti, infine, vale l’1%. Cosa che porterebbe lo schieramento di centrodestra al 50,1%.

In conclusione, un dato estremamente interessante del sondaggio condotto dall'istituto diretto da Fabrizio Masia è quello relativo al futuro della maggioranza giallorossa. Bene, il 40% degli interpellati preferirebbe che questo governo "cadesse e si tornasse a votare" mentre il 38% vorrebbe che "andasse avanti fino alla fine della legislatura". Il 10% preferirebbe che questo governo "cadesse e se ne formasse un altro senza tornare alle elezioni".

Il 12%, invece, non risponde.

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