Nell'emergenza coronavirus non si fermano i sondaggi, anche se assumono un significato diverso e un peso più leggero. Come ogni lunedì sera, durante la messa in onda del suo telegiornale su La7, Enrico Mentana ha voluto velocemente presentare l'ultimo sondaggio realizzato da Swg: la rilevazione degli orientamenti di voto della popolazione registra una situazione sostanzialmente consolidata e soprattutto cristallizzata dall'allarme Covid-19.
I rapporti di forza tra i partiti del panorama politico italiani sono sostanzialmente invariati e il trend racconta di un leggero calo delle grandi formazioni a vantaggio di un'altrettanta leggero crescita di quelli più piccoli.
Venendo dunque ai numeri del sondaggio, al primo posto nelle intenzioni di voto degli italiani troviamo sempre la Lega. Il Carroccio di Matteo Salvini perde per strada tre decimi di punto, ma si mantiene al di sopra della soglia del 30%: 30,6% per la precisione.
Alle spalle della compagine leghista ecco il Partito Democratico: anche i dem calano dello 0,3% e passano così dal 19,9% dei consensi al 19,6%.
Sei punti percentuali più in basso il Movimento 5 Stelle. I pentastellati attualmente guidati dal reggente Vito Crimi affondano ulteriormente: come Lega e Pd cedono lo 0,3% e così i grillini finiscono al 13,4%, venendo ormai avvicinati da Fratelli d'Italia.
Sì, perché tra le forze politiche maggiori, secondo il sondaggio dell'istituto demoscopico, quella fondata e diretta da Giorgia Meloni è quella che perde di meno (appena lo 0,1%) e con il 12% tondo-tondo delle preferenze ha messo nel mirino il M5s.
Scende dello 0,2% Forza Italia di Silvio Berlusconi: gli azzurri sono registrati al 5,5% dei consensi. Un'eventuale schieramento del centrodestra unito e a "tre punte" peserebbe il 48,1% nelle urne: il volume è dato dalla somma dei voti di Lega, Fratelli d'Italia e Forza Italia.
Dunque, Sinistra Italiana e Articolo Uno mettono assieme il 3,8% degli orientamenti (in crescita dello 0,2% rispetto all'ultimo sondaggio di Swg).
Ancora male, invece, Matteo Renzi e la sua Italia Viva, che comunque prende lo 0,3% in sette giorni portandosi al 3,5%. Ma si tratta di un risultato estremamente negativo per l'ex presidente del Consiglio e la compagine renziana.
In crescita dello 0,1% c'è anche Azione di Carlo Calenda e Matteo Richetti: il partito fondato dall'ex ministro per lo sviluppo economico vale il 2,9%.
I Verdi (+0,2%) rappresentano il 2,4% dell'elettorato, mentre +Europa di Emma Bonino il 2,3%.
All'1,1%, invece, ecco Cambiamo! di Giovanni Toti. Tutte le altre liste insieme pesano per il 2,9%, mentre chi non si esprime – tra indecisi e non votanti – si conferma maggioranza: è il 40% del campione rappresentativo della popolazione italiana.
Il #sondaggio politico di lunedì 9 marzo 2020 https://t.co/LrtiPAjsvY
— Tg La7 (@TgLa7) March 9, 2020
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