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Sondaggio, l'emergenza coronavirus premia i governi pro Ue

Secondo un'analisi di Politico, la crisi sanitaria ed economica provocata dalla pandemia di Covid-19 porta consensi ai governi europeisti. I sovranisti perdono favori

Sondaggio, l'emergenza coronavirus premia i governi pro Ue

La pandemia di coronavirus ha rivoluzionato in toto le nostre vite. E tra le tante conseguenze innescate dall'emergenza sanitaria e la crisi economica provocate dal Covid-19 ci sono anche rimbalzi di natura politica, a livello nazionale e continentale, registrati da quasi ogni sondaggio.

Se è vero che ogni crisi nasconde un'opportunità (e anche più di una), è anche vero che i cittadini-elettori, per paura – nonostante il risentimento e la rabbia che una parte della popolazione possa provare nei confronti delle istituzioni, accusandole di aver mal gestito il tutto – si avvicinano "naturalmente" alle autorità, in una sorta di fronte comune contro il nemico.

Ecco allora perché, secondo un sondaggio condotto da Politico, il caso e caos coronavirus sta politicamente giocando a favore dei governi pro Unione Europea e contro, per forza di cose, i partiti sovranisti ed euroscettici.

Nonostante, in Italia e non solo, siano state molte le lamentele per come la Commissione di Ursula von der Leyen si sia mossa (in ritardo) in favore dei Paesi membri, il sentiment è tutto sommato positivo nei confronti dell'Ue. Al contrario, il bacino di voti della destra sovranista si starebbe leggermente erodendo (seppur non ovunque). Proprio per il discorso di cui sopra: fare quadrato e squadra, nel momento di difficoltà, dando fiducia al proprio governo e alla stessa Europa unita.

Il sondaggio di Politico, come riportato da Il Messaggero, è nella sostanza un "sondaggione" che mette insieme i numeri raccolti dai principali istituti demoscopici del Vecchio Continente dal primo gennaio al 21 aprile.

Chi scende

I dati, per entrare nel merito delle cifre, raccontano che in Italia la Lega ha perso il 4%, mentre l'Afd-Alternative für Deutschland qualcosina in più: il 4,1% delle intenzioni di voto. In Slovacchia, cala invece del 3,9% il Partito Nazionale Slovacco-Sns, in Svezia i Democratici Svedesi (di matrice nazionalista) lasciano per terra il 3,2.

Il Partito della libertà austriaco (Fpo) scende nei favori per il 2,9%. Il Forum per la democrazia olandese (Fvd) e il finnico Partito dei finaldesi (Ps) calano nelle preferenze per il 2,8%. In Danimarca, il Partito popolare danese scende dell'1,4% e in Repubblica Ceca, il partito di Libertà e Democrazia Diretta (Sps) perde l'uno per cento tondo-tondo.

Chi sale

Le uniche formazioni a tenere e anzi a salire negli indici di gradimenti sono Fratelli d'Italia (+2,8%), il Pis polacco (Diritto e Giustizia) che fa segnare il +3,8% e Fidesz in Ungheria: +2,6% per la magiara Unione Civica Ungherese.

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