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Sondaggio sulla fiducia nei leader: ecco chi sale e chi scende

L'ultimo sondaggio di Ipsos per DiMartedì ha indagato sull'orientamento dell'elettorato circa le figure dei leader: ecco i risultati

Sondaggio sulla fiducia nei leader: ecco chi sale e chi scende

Dal sondaggio sui partiti realizzato da Ixè per Cartabianca a quello sulla fiducia nei leader di Ipsos per DiMartedì. L'istituto demoscopico diretto da Nando Pagnoncelli ha infatti testato gli orientamenti degli italiani, sulla base di un campione rappresentativo della popolazione italiana, chiedendo agli interpellati quale sia il politico che meglio si è comportato nelle ultime settimane.

Venendo ai risultati dell'indagine, in testa alla classifica del gradimento c'è il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, con il 34% delle indicazioni. Alle spalle dell'inquilino di Palazzo Chigi ecco Giorgia Meloni di Fratelli d'Italia con il 19% dei favori. Terza piazza, sotto al dieci per cento, il ministro della Saluta Roberto Speranza di Articolo Uno.

Poi il segretario della Lega Matteo Salvini, indicato dal 7% del campione del sondaggio, mentre il segretario del Partito Democratico Nicola Zingaretti prende il 5% e il fondatore e leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, ha il 4% dei consensi in tale senso.

Fanalino di coda di questa speciale graduatoria il capo politico di Italia Viva Matteo Renzi, con il 3%. Infine, da segnalare il 20% che non sa esprimersi, sceglie di non farlo o non indica nessuno dei nomi e dei cognomi di cui sopra.

Sul versante delle forze politiche, al quesito "chi si è comportato meglio", il 43% indica quelle della maggioranza, il 29% le forze di opposizioni e il 28% non si esprime.

Il sondaggio sulla Fase 2

Il sondaggio di Ipsos, però, non termina così. Il report, infatti, ha anche registrato i pensieri degli italiani circa la Fase 2 iniziata lunedì 4 maggio. La considerazione "è stato un passaggio giusto: bisogna essere prudenti" viene scelta dal 55%, mentre il 28% opta per un "mi aspettavo di più: dovevamo ripartire con più coraggio". "Siamo ripartiti troppo presto: bisognava aspettare ancora" è l'opzione dell'11%, mentre il 6% non sa o non indica.

Interessante il dato del sondaggio relativo alla paura di potersi contagiare, visto che il 44% dice di sì, il 51% di no e il 5% rimanente non esprime un giudizio. E a tal proposito, ecco i luoghi più temuti: il 57% indica i mezzi di trasporto pubblico, il 19% i supermercati, il 9% nei piccoli negozi, il 6% sul posto di lavoro, il 2% nei parchi, l'1% per strada e il 6% non ha opinione.

Ultimissimo dato quello legato al mondo del lavoro e al sostentamento economico: il 54% non teme di perdere il lavoro, la pensione i risparmi, mentre il 41% sì e il 5% non indica.

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