Cronache

"Sono un mago, non operarti". Muore disabile

L'uomo era stato raggirato dal truffatore, accusato di omicidio e violenza sessuale

"Sono un mago, non operarti". Muore disabile

«Basta un consulto e saranno finiti i vostri problemi e le vostre preoccupazioni». Era la promessa scritta sull'insegna dello studio di Reggio Calabria del «mago» Davide De Simone, un truffatore che ora ha sulle spalle la morte di un disabile, tre violenze sessuali, raggiri e ricettazione e dovrà rispondere anche di circonvenzione di incapace e detenzione abusiva di armi.

L'uomo, 40 anni, noto come «il santone dalla Sicilia», è stato arrestato dai carabinieri calabresi con l'accusa di omicidio colposo in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip di Palmi, Barbara Borrelli, su richiesta del procuratore facente funzioni Giuseppe Casciaro e del sostituto Giorgio Panucci. Ai domiciliari la moglie, accusata di ricettazione.

De Simone aveva conquistato la fiducia del disabile mentale alimentando le sue credenze sul soprannaturale al punto da spingerlo a sospendere una cura farmacologica. E rifiutando l'intervento, l'inconsapevole vittima del «mago» era morta. L'inchiesta è nata nel gennaio 2019 quando i carabinieri erano intervenuti in un ufficio postale di Reggio Calabria, allertati dal direttore della filiale, insospettito dall'atteggiamento di un cliente, De Simone, e di sua moglie.

Il disabile era arrivato a cedere al santone l'intera pensione d'invalidità. Nell'abitazione della coppia i militari avevano trovato monili in oro, due cartucce per armi da fuoco e una cospicua somma di denaro. Successivi accertamenti avevano dimostrato che De Simone prometteva ai malcapitati «miracolose» soluzione di problemi sentimentali e di salute in cambio di soldi. Le vittime, convinte di essere colpite da negatività, pagavano profumatamente amuleti e talismani per sconfiggere il «maligno». Durante la celebrazione di alcuni rituali De Simone ha anche violentato tre donne, che si erano rivolte a lui per riconquistare l'anima gemella.

«Le aveva convinte ad eseguire un rito sessuale con lui - spiega l'accusa - per il tramite dello spirito santo».

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