Dopo le sconfitte in Abruzzo e in Sardegna, nel Movimento 5 Stelle sono scoppiate le polemiche. Le rivoluzioni apportate stanno facendo apparire il Movimento sempre più come un partito. "Da noi - ha spiegato il capo politico del M5S, Luigi Di Maio, in una intervista a Repubblica - è il Movimento che decide se cambiare il Movimento. E voglio che i nostri iscritti decidano sempre più su tutto ciò che è fuori dal mandato elettorale o dai punti del contratto. Ma non siamo e non saremo mai un partito che, per noi, significa una struttura iperverticista dove decidono in pochi".
Il calo elettorale però è evidente. "Quello che non accetto - ha continuato Di Maio - è la confusione tra voto politico e amministrativo. Alle politiche io ho cambiato lo schema. Ho scelto i candidati per i collegi uninominali, la squadra di governo, i responsabili della campagna. Nei Comuni e nelle Regioni siamo fermi a un modello base che voglio cambiare perché mi sono stufato di perdere". Luigi Di Maio ha poi spiegato che non si ricandiderà e "darò il mio contributo rimanendo vicino al Movimento".
Il vicepremier grillino ha parlato anche del suo rapporto con Matteo Salvini.
"Sia chiaro- ha avvistato Di Maio - stiamo in un governo perché c'è un contratto ma restiamo alternativi alla Lega. Con Salvini non vado a giocare calcetto. Quando fa cose giuste, lo difendo. Ma sbaglia, ad esempio, quando attacca i giudici, perché bisogna sempre rispettare i poteri dello Stato".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.